Regia di Marcelo Martinessi vedi scheda film
A dirigere Le ereditiere è Marcello Martinessi, regista e sceneggiatore paraguayano. Nato nel 1973 ad Asunción, Martinessi ha studiato comunicazione all'Università Cattolica della sua città e cinema alla London Film School. I suoi cortometraggi, realizzati dal 2009, sono incentrati sulla letteratura e sulla memoria e sono stati presentati in vari festival in giro per il mondo, dalla Berlinale al Kinoforum. Dal 2010 fino al colpo di Stato in Paraguay nel 2012 è stato direttore esecutivo della televisione pubblica del suo Paese. Sul trauma vissuto dalla sua nazione durante il caos del 2012 ha incentrato La voz perdida, miglior corto al Festival di Venezia 2016. Le ereditiere è il suo primo lungometraggio.
"Al centro di Le ereditiere vi sono quasi esclusivamente personaggi femminili. La maggior parte di loro sono interpretate da attrici che ho reclutato parlando con la gente e cercando di capire se fossi in grado di lavorare con i nomi che mi venivano proposti. Necessitavo di donne che fossero in grado di muoversi in maniera naturale, e di parlare e di relazionarsi ricorrendo a determinati codici sociali che sono difficili da imitare. Ho avuto alla fine la fortuna di potere lavorare con tre attrici che sin dalla prima volta in cui le ho incontrate mi hanno fatto capire quanto fossero disposte ad aprirsi al cambiamento e alle sfide: Angy, colei che rappresenta una svolta per Chela, ha il volto dell'attrice Ana Ivanova, la più famosa del cast; Chela, colei che deve rimboccarsi le maniche nonostante l'età e preoccupandosi del giudizio altrui, è portata in scena da Ana Brun; Chiquita, colei che finisce in carcere, è invece impersonata da Margarita Irun", ha sottolineato Martinessi.