Regia di Alex Van Warmerdam vedi scheda film
Il Cinema dell'olandese Warmerdam è come questo vestito: viaggia quasi casualmente, in traiettorie tutte sue e lambisce le vite dei suoi personaggi gettandoli in film grotteschi e intriganti. Qui si parte dai campi di cotone e si assiste alla nascita, turbolenta e non senza conseguenze personali per chi ne viene coinvolto, di un vestito leggero, colorato e disegnato con dubbio gusto, che una volta tagliato e venduto passa di corpo in corpo, lasciando su ogni persona che lo indossa, segni profondi, spesso nefasti. Un'anziana signora, un bigliettaio di treno perverso, giovani fanciulle, artisti e vagabondi. Il regista scatena una divertente commedia nera che però declina in qualcosa di più sinistro, variando lievemente di registro mentre si assiste alle varie peripezie dell'umanità coinvolta. Un viaggio casuale e allegro, triste e violento, romantico e sensuale, che però sa un po' di aria fritta dopo un certo tempo, gli manca il colpo del genio, cosa che gli succederà solo con il fantastico "Borgman", nel 2013, il suo capolavoro. Un regista, comunque, che mi piace molto, diverso, coraggioso e stimolante.
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