Regia di Eric Karson vedi scheda film
Filippine. Il tenente Casey (Lisa Eichhorn), il maggiore Logan (Tom Skerritt) e altri militari americani partecipano volontariamente a un duro corso di sopravvivenza nella giungla come addrestramento in caso di cattura da parte del nemico. Rinchiusi in un campo di prigonia, subiscono torture fisiche e psicologiche, isolamento e privazioni da parte degli uomini del sergente Stafford (Richard Roundtree) e del comandante Becker (Anthony Zerbe). Quest'ultimo, tuttavia, abusa della sua autorità (stupra la Casey) e la situazione sfugge di mano. A quel punto la fuga è l'unica opzione possibile. Tutto è estremamente modesto: sceneggiatura, regia, recitazione. Quel che è peggio è che c'è ipocrisia, "Hell Camp" getta il sasso e poi nasconde la mano. Dietro c'è la major MGM e quel che doveva essere un exploitation tout court naturalmente non può che fermarsi a metà strada. Inoltre mi ha ricordato quando io stesso ho fatto il servizio militare: siccome tutto è una simulazione, è difficile prenderlo sul serio. E qui tutte le parti sanno che di simulazione si tratta: gli spettatori in primis, ma anche i personaggi, cioè i prigionieri e gli aguzzini. Il film, così, non poteva funzionare.
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