Regia di Fabio Mollo vedi scheda film
Biografia di Renata Fonte, eroica assessore di Nardò (Lecce) che si mise contro la malavita locale e venne perciò assassinata, nel 1984.
Al di là della confezione piatta e degli evidenti, inevitabili limiti televisivi del prodotto, Una donna contro tutti è un lavoro degno di essere ricordato, se non altro per i meriti ‘civili’. Ingiusto sarebbe fare un paragone tra questo titolo e La posta in gioco (1987) diretto da Sergio Nasca nel 1987 e allo stesso modo impostato sulla figura di Renata Fonte, l’assessore di Nardò (Lecce) uccisa dalla malavita locale tre anni prima: Nasca giocava un altro campionato, quello del cinema, mentre qui gli standard del piccolo schermo impediscono al film di Fabio Mollo di nutrire più di tante pretese artistiche. Il valore della memoria attraverso le opere d’arte è quanto più conta, e da questo punto di vista Una donna contro tutti fa il suo dovere; di Monica Zapelli è la sceneggiatura, indubbiamente romanzata, ma solida quanto basta per il contesto, mentre nel cast troviamo tra gli altri Cristiana Capotondi, Marco Leonardi, Giulio Beranek, Paolo De Vita, Peppino Mazzotta e Anna Ferruzzo. Cento minuti che filano lisci; il film fa parte di un ciclo di quattro biografie di vittime della mafia realizzate da altrettanti registi per il piccolo schermo. 4/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta