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The Irishman

Regia di Martin Scorsese vedi scheda film

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La recensione su The Irishman

di alan smithee
10 stelle

locandina

The Irishman (2019): locandina

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2019 - SELEZIONE UFFICIALE Riuscire a tener testa ad una storia che, attraverso tre differenti assi temporali, ricostruisce quasi un cinquantennio della più recente, controversa, violenta storia americana, tra misteri e crimini rimasti insoluti, morti, attentati e stragi di personaggi anche illustri, o solo noti, o più spesso qualunque, riuscendo ad infiltrarsi nel cuore e nell'animo del suo protagonista assoluto, senza peraltro svilirne mai gli altrettanto illustri comprimari, richiede sforzi e capacità senza eguali. In senso generale ed assoluto. E se Steven Zaillian, pregiato narratore cinematografico di raro spessore, sceneggiatore di questo film, riesce nella magia di adattare alla perfezione, nei dialoghi e nel taglio dell'azione, il libro di Charles Brandt "L'irlandese. Ho ucciso Jimmy Hoffa", a Martin Scorsese tocca il compito, per molti suoi colleghi anche tosti improponibile, di trasformare visivamente una impostazione già pronta per sfiorare la prima grandezza, in un autentico capolavoro.

Robert De Niro, Al Pacino

The Irishman (2019): Robert De Niro, Al Pacino

Robert De Niro

The Irishman (2019): Robert De Niro

E questo The irishman lo è davvero e a tutti gli effetti, un capolavoro, riuscendo a sorprendere sia per la matura impostazione con cui il grande cineasta torna sui sentieri meravigliosi e malavitosi dei suoi "Bravi ragazzi" e "Casinó", sia per il palpabile senso di fine inesorabile e definitiva che la vicenda riesce ad imprimere in modo stordente sulla sensibilità dello spettatore. Un vecchio in sedia a rotelle, "parcheggiato" in estrema solitudine in un ospizio, ci introduce verso un viaggio che due coppie mature stanno intraprendendo, e lungo le continue soste del quale i due uomini trovano l'occasione per rivivere i momenti salienti ognuno della propria ascesa, stratramente connessa tra entrambi. Anche se quella al centro della storia che ci occupa, è quella legata al personaggio meno noto, ma più attivo nello sviluppo di una vicenda che in qualche modo segue da vicino i grandi misteri e le oscure vicende malavitose salienti della seconda metà del 900 negli Usa.

locandina

The Irishman (2019): locandina

Il suo nome - quello del vecchio in sedia a rotelle e del suo medesimo personaggio cinquant'anni prima - è Frank Sheeran, e la sua vicenda umana e gangsteristica saprà trovare una connessione precisa sulle turpi vicende e connessioni che culminarono con la misteriosa scomparsa del noto e chiacchierato sindacalista colluso Jimmy Hoffa. Ma, cone accennavamo sopra, The Irishman si sofferma sul tema definitivo della morte, sulla crudeltà che una morte naturale a volte riesce in qualche modo a rivelarsi più dura rispetto a quella veloce e per questo a volte quasi indolore, che fa seguito ad un agguato.

Robert De Niro, Joe Pesci

The Irishman (2019): Robert De Niro, Joe Pesci

Robert De Niro

The Irishman (2019): Robert De Niro

La vecchiaia che regala la sopravvivenza, ma anche spesso l'oblio e una agonia senza conforto che lascia il superstite a fare i conti solo con la propria coscienza. Frank Sheeran ha fatto il galoppino di molti noti personaggi della malavita, avendo la fortuna e l'intelligenza di schierarsi dalla parte che gli ha consentito di farla sempre franca, se non sempre in termini di condanne, almeno in quelle di sopravvivenza. Ma la vecchiaia che l'uomo riuscirà a guadagnarsi, non gli risparmierà la solitudine, né la possibilità di restare lucido e cosciente, vigile e costretto ad affrontare di petto la consapevolezza della propria lenta ed inesorabile fine. Scorsese esegue magie di ripresa che lasciano senza fiato: finezze visive tramite lunghe virate che nascondono interpretazioni profonde e simbolismi poetici propri dell'uomo ormai anagraficamente pure lui maturo, consapevole, almeno come i suoi protagonisti, della ineluttabilita' e della inesorabilita' di una fine a cui nessuno, anche i veri potenti ed i vincitori sulla cresta perenne di un'onda che non li scalza mai dal vertice, possono in alcun modo sottrarsi.

Robert De Niro

The Irishman (2019): Robert De Niro

Nemmeno cercando di scendere a patti incontro ad un pentimento tardivo davvero assai poco dignitoso e di scarsa efficacia, magari al cospetto ognuno col proprio dio. Il cast del film mette i brividi, e oltre alla nuova occasione - sempre emozionante, ma con Scorsese epicale - di rivedere nella stessa scena i due più grandi di tutti, ovvero De Niro e Pacino, è la sconcertante, gelida calma da rettile del maestoso Joe Pesci, a dare quel brivido che si prova anche a distanza, al solo ripensare alla sua grandiosa performance. È splendido confrontare il suo personaggio schivo e dall'atteggiamento neutro, tener le fila della "famiglia", con uno stile ed un incedere ben differente dal nervoso e caratteriale protagonista sadico di Quei bravi ragazzi: il peso sulla coscienza è il medesimo.

Gli attori sono importanti ed irrinunciabili proprio a partire da Scorsese, che non rinuncia al suo "clan" e che sottopone a ringiovanimenti e invecchiamenti al servizio di una tecnica che lascia sbigottiti per la verosimiglianza che è in grado di assicurare sul personaggio. 

Al Pacino

The Irishman (2019): Al Pacino

Cambia l'approccio legato sostanzialmente all'età che avanza, che è quella del personaggio del film così come, prima ancora, quella di uno Scorsese che, alla soglia degli ottanta imminenti, ci offre e regala con questo meraviglioso film, un punto di vista ed un approccio alla vita profondo e tragico che non può non mettere i brividi. La consapevolezza che tutto passa, tutto viene dimenticato col tempo (Hoffa risulta uno sconosciuto alla giivane infermiera che si prende cura dell'invalido Sheeran), diventano nel film una costante che mette i brividi, ma suscita anche, nella circostanza in questione, uno dei motivi più forti che ci inducono a esaltarci per un'opera di tale spessore.

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