Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Poteva essere un'operazione interessante, mettere a raffronto un gruppo di gangster e la loro vecchiaia; ne sarebbe dovuto uscir fuori un conflitto di coscienza che li avrebbe portati ad un eventuale pentimento. Ma, tutto ciò, non avviene. In particolare a Frank Sheeran (De Niro) sicario di Russell Buffalino (Joe Pesci), il quale, nel corso degli eventi, che attraversano quasi 50 anni di storia americana, lo porterà ad essere il braccio destro del sindacalista Jimmy Hoffa (Al Pacino). Fino a quando, non diventerà il suo boia. Il film parte proprio con Sheeran che, ricoverato in una clinica, che racconta, non si sa a chi, tutte le sue avventure gangsteristiche. Il pregio fondamentale è che, in circa tre ore e mezza, Scorsese sa mantenere il giusto ritmo, senza annoiare. Ma, anche la sua regia, non ha più l'aggressività di un tempo. Il che può sembrare anche giustificato, dato il tema della vecchiaia. Presente anche Harvey Keitel, in un ruolo minore. Non riuscitissima neanche l'operazione di ringiovanimento dei protagonisti, al computer. Buono, ma non capolavoro.
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