Regia di Otar Ioseliani vedi scheda film
ho letto un giudizio mediocre su uno dei capolavori del cinema di tutti i tempi,sono furibondo;è ostico,non lo metto in dubbio,ma ogni film d'autore lo si deve osservare scrupolosamente nei minimi dettagli. Questo è il mio preferito di Ioseliani,ci sono molte tematiche,affrontate in episodi diversi nel tempo in qualche modo correlate,la personalità umana è la stessa nella ciclicità degli eventi,sembra essere il valore più grande che non ha prezzo,che non viene scalfita dalla storia ed è un segno indelebile di ogni essere umano,l'unica traccia di molti fili conduttori,per questo indipendentemente dalla temporalità degli eventi c'è chi ha dignità di re o di servitore,o di fidato,o di rivoluzionario:il rapporto dell'uomo con la forma di potere dominante risponde comunque a logiche innate,analizzate senza ipocrisia e con feroce sarcasmo(l'episodio stalinista è fantastico)così innate e stampate nel nostro linguaggio gestuale che la parola è superflua,perchè questa scelta? Solo scavando si scopre che la parola è un arbitro della relazione,solo uno dei tanti con cui andarci cauti,può essere fraintesa,strumentalizzata,nel rapporto di potere tra padrone e servitore,tra vittima e carnefice,quindi è necessario soppesarla affinchè non venga sacrificata nel presente in nome di un utopia futura,ma soprattutto sarà il tempo,o meglio il caso a giudicare le scelte,celato sotto varie forme,drasticamente oggettivo come un quadro o un pappagallo o un mitra;essi rappresenteranno la verità e la memoria storica di chi nell'era moderna è costretto all'alienazione di un ruolo da interpretare ed in qualche modo la stessa pellicola si pone allo spettatore come testamento spirituale di un insegnamento storico: la perdita dell'identità collettiva scaturita da una guerra fratricida. Parte dalla Georgia per estendere un pessimismo necessario al genere umano per capire i propri errori e i propri limiti.
Un gioiellino da gustare in assenza di rumori e in totale solitudine. Ne sarete catturati spero come ha affascinato me.
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