Regia di Ruben Fleischer vedi scheda film
Rispetto alle aspettative si rivela un buon film, simpatico, scorrevole, ben rappresentato e con un buon cast.
Sono intollerante ai Marvel che trovo quasi sempre ridicoli ed eccessivamente banali, con le solite noiose trame dove il supereroe eticamente corretto ha l'arduo compito di salvare il mondo dal malvagio e crudele cattivissimo spietato.
In Venom questo punto non è poi così diverso ma raccontato in un altra maniera, con un pizzico di originalità portata nel film da un ironia che convince,con spassosi dialoghi tra Eddie,un giornalista investigativo spensierato e corretto senza peli sulla lingua e il simbionte che entra dentro di lui formando così un supereroe nuovo, molto potente quanto divertente; grazie alle discussioni tra i due "gestori" del corpo, che spesso non si trovano d'accordo su cosa sia giusto fare ma che alla fine riescono a trovare la giusta alchimia.
Il film scorre bene, con un ottimo ritmo che rende il tutto piacevole e con forzature ridotte rispetto al classico film di supereroi.
I personaggi sono ben rappresentati, sia dalla personalità ben descritta e delineata, sia dagli ottimi attori che formano un cast importante, con un Tom Hardy in stato di grazia il quale offre una performance eccezionale in un ruolo che non pensavo potesse adempire al meglio, visto che la leggerezza del personaggio che interpreta almeno sulla carta andava a scontrarsi con le sue caratteristiche più note, che lo etichettano come un "duro".
Non mancano comunque gli errori visto che in una delle scene iniziali quando all'aereoporto, Riot, il simbionte nel corpo della vecchietta sceglie di cambiare figura per entrare nella bambina. L'errore non è palese, ma riflettendoci logicamente il simbionte usa un corpo per un determinato lasso di tempo, prima che esaurisca le forze vitali dell'umano per poi passare in un ulteriore corporatura come ci fa capire nelle scene precedenti, dove il simbionte sfrutta l'astronauta e la soccorritrice per pochi minuti, mentre nel caso della bambina, Riot resta per 6 mesi nel suo corpo senza esaurire la forza vitale.
Oltre a questo da far notare le falle della sceneggiatura, che ovviamente è ben lontana dall'essere realistica, piena di cliché con uno sviluppo narrativo scontato; senza colpi di scena con un finale già scritto, dove il protagonista trionfa, come riscontrabile in tutti i film di questo genere.
Punto di forza del film, sono ovviamente gli effetti speciali sempre all'avanguardia anche se non è impeccabile, con una grafica spesso inelegante,che si può vedere in particolar modo nel combattimento finale dove anche per colpa della regia mediocre viene fuori una sequenza disordinata e convulsa poco chiara.
Inaspettatamente nel complesso ne esce un film decente e fluido.
Voto:6-
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta