Regia di Scott Speer vedi scheda film
Discreto, thriller-horror.
Nel nord degli Stati Uniti, un esperimento scientifico top secret, ha causato dieci anni prima una catastrofe nucleare, di proporzioni gigantesche, che ha cancellato di colpo la vita di milioni di persone e soprattutto ha alterato il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti.Si è venuto a creare una sorta di "varco", attraverso cui, le immagini di questi ultimi, compaiono ai vivi per qualche attimo,nelle azioni che stavano svolgendo al momento della tragedia. I sopravvissuti si trovano a dover convivere con questi fantasmi, chiamati ‘redivivi’, che altro non sono che le reminiscenze spettrali dei defunti. Ma come un esimio insegnante,tale Bitter ci spiega durante una lezione che dispensa ai suoi studenti, il “fenomeno” risponde a precise regole, questi “ologrammi sui generis” non sono esseri pensanti,sono sprovvisti dei 5 sensi, non possono alterare in alcun modo la loro immagine, non possono intervenire o interagire con degli esseri viventi e sono costretti, in una macabra coazione, a ripetere gli ultimi istanti della loro esistenza. In questo contesto distopico e post-apocalittico, Veronica Calder chiamata Ronnie è una simpatica adolescente,che vive insieme alla madre,in una cittadina dell'Illinois.Ogni mattina, a colazione,Ronnie vede il fantasma di suo padre, al quale era molto legata. La sua routine viene bruscamente sconvolta,da un incredibile e inspiegabile evento, all’improvviso un revidivo, tale Brian, comincia a perseguitarla seriamente, in barba alle leggi di cui sopra. Chiederà aiuto al suo professore preferito, il signor Bittner, e al suo compagno di classe Kirk, un ragazzo strano e poco socievole, detto “Ghost Boy” per via della sua strana ossessione per i redivivi. Le loro affannose indagini li porteranno a scoprire una catena di efferati omicidi e, a poco a poco, anche la verità sull’incidente atomico, con tutte le sue implicazioni e conseguenze, verrà alla luce. “Sei ancora qui” è una ghost-story originale e ricca di suspense, punteggiata da una rigida e fredda fotografia e accompagnata da musiche consone al tema .Nel film sono individuabili tanti elementi interessanti, c’è la componente horror , qualche traccia sentimentale, un po’ di fantascienza e una dose di thriller. In più ci sono spunti di riflessione sul senso della perdita, sul suicidio,sull’elaborazione del lutto,si accenna anche a problemi di separazione.Nel panorama desolante del cinema horror di questi ultimi tempi, questa pellicola si distingue, perché anche se molti dei temi proposti, sono stati ampiamente saccheggiati e abusati, tuttavia la storia contiene alcune buone e nuove idee.
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