Regia di Eva Husson vedi scheda film
71 CANNES FESTIVAL 2018 - CONCORSO
La reporter di guetta francese Mathilde, pur gravemente ferita ad un occhio durante una recente missione, raggiunge il Kurdistan per unirsi al gruppo di rivoltosi note come "les Filles di soleil", che vede alcune giovani donne rese vedove o senza figli a causa dell'oppressione fanatica dei guertiglieri dell'Isis, responsabili delle stragi perpetrate in quei territori sconvolti da una guerra fratricida.
Avrà modo di conoscere e familiarizzare in particolare con una ex avvocatessa Bahar, che, perduti i suoi cari, si batte coraggiosamente per la salvaguardia degli oppressi e delle donne come lei, provate degli affetti, della propria famiglia e dignità di donna.
Les filles du soleil di quella Eva Husson che già ben poco aveva convinto col precedente malizioso ed artefatto Bang Gang, nel voler raccontare la resistenza e l'orgoglio di rivolta dall'oppressione da parte di un gruppo di donne rese vedove o in lutto nel Kurdistan, non ci risparmia nessuna situazione da manuale per risultare falsamente epidermico sul pubblico, anzi puerilmente ricattatorio (giornalista di guerra scafata che tuttavia piange al telefono con la figlia, moglie e madre con marito al muro e figlio rapito da Isis, donna che partorisce a 30 metri dal confine per la salvezza...e altre simili chicche incredibili): un concentrato di ruffianaggine intollerabile in cui la figura della donna, anziché elevarsi, sbiadisce ottusamente, soffocata da una accozzaglia di luoghi comuni davvero svilenti. Inaccettabile anche solo averlo inserito in concorso!!
Sprecate e ridotte a strumento compiaciuto di un film che si concentra in situazioni cliché a pronta presa emotiva, né Goldshifteh Farahani né tantomeno la Bercot riescono a salvare almeno in parte questa fiera del qualunquismo drammatico e tragico, che non rispetta il pur pertinente e reale sottofondo tragico a cui il film si appoggia senza sostenerlo o favorirne uno sguardo sincero e fuori da strumentali melodrammi male incollati a tavolino.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta