Regia di James Mangold vedi scheda film
Gran bel film minimalista con un protagonista perfetto per il ruolo. Da questo tipo di pellicole si scoprono come gli emarginati, gli esclusi, come Victor, abbondano, se il caso li mette di fronte alla Fortuna, di sentimenti che ci lasciano spiazzati per la loro genuinità, delicatezza e totalità.
Sentimenti che vengono espressi, con gli occhi, con piccoli gesti, sapendo bene che tutto questo è un esercizio che porterà solo a una strada senza uscita: la negazione.
Ma nonostante il doppio lutto, la mamma "dominante" che muore e l'amata studentessa che va via dalla sua vita, alla fine Victor riesce a reagire, a rimettere in sesto la casa ormai sull'orlo dello sfacelo, e a interloquire per la prima volta con facilità con un'altra donna in un negozio
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