Regia di Milos Forman vedi scheda film
Briosa pellicola che si avvale di un ottimo cast. La retorica si spreca ma viene ben sporcata dalle intemperanze di un personaggio sicuramente significativo. Molto godibile.
Un Woody Harrelson enorme incarna alla perfezione lo stravagante personaggio che dà il titolo alla pellicola, ovvero il fondatore di Hustler, una rivista emula di Playboy il quale, tra l'altro, è morto proprio nel febbraio di questo 2021.
La pellicola di Forman passa per due fasi, la prima sulla nascita dell'impero di Larry Flynt, la seconda sulle travagliate vicende giudiziarie che lo videro protagonista ed anti-eroe nella lotta per la libertà di espressione. Al di là della storia che sicuramente ha molti punti romanzati, la riuscita della pellicola sta nei dialoghi sempre effervescenti e divertenti, nei bravi attori (Harrelson e Norton, meno Courtney Love), nella bella colonna sonora e nella solida sceneggiatura. Discordo sul parere di alcuni che vedono nella fase processuale un calo di tensione, le uscite pirotecniche di Harrelson e i buoni interventi del personaggio di Norton riescono a coinvolgere e divertire con efficacia.
Da antologia la scena del filmato con cui Flynt si difende dalle accuse mossegli, alternando immagini di nudo a violenze ed eccidi, per mostrare la vera oscenità che occorrerebbe estirpare.
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