Regia di Antonio Albanese vedi scheda film
Antonio (Albanese), professore in una scuola media di Milano, vive felicemente con Beatrice (Milillo) in attesa di una bambina (Anticoli). Durante la gravidanza, una voglia di Beatrice spinge Antonio a comprare un vasetto di funghi. Nel supermercato, lo sfortunato professore prende accidentalmente una botta in testa e viene colpito da un'amnesia che lo terrà per cinque anni lontano da casa. Nel frattempo, Beatrice, perse le tracce del marito, si costruisce una nuova vita con il noioso tenore Goffredo (Petrocelli). Tornato a casa, Antonio cerca di riconquistare gli affetti persi suo malgrado. La sua innata simpatia farà di nuoov breccia nel cuore di Beatrice. Vincenzo Cerami (alla sceneggiatura ha collaborato Albanese) ha scritto un copione originale dal quale ci si poteva aspettare una girandola di situazioni grottesche e comiche. Albanese tende invece a fagocitare l'intero spazio recitativo, saturando la scena con la sua mimica frenetica e la sua andatura ornitologica. Il film, pur promuovendo una grazia inusitata nel cinema italiano degli anni Novanta, è però destinato a venire ricordato come un'antologia del repertorio comico dell'inventore di Eufemio.
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