Regia di Ettore M. Fizzarotti vedi scheda film
A distanza di tre anni, i colpevoli tornano sul luogo del delitto. 1965: si chiude la trilogia formata da In ginocchio da te - Non son degno di te - Se non avessi più te, diretta da Fizzarotti e con protagonista Morandi; 1968: il team, comprese le comparsate di Bramieri, Nino e Carlo Taranto, si riunisce e ritorna compatto sul set. E' così la volta di Chimera, nuovo musicarello incentrato sulla figura (scialba) del cantantino di Monghidoro, affiancato ancora una volta dalla partner su pellicola e nella vita Laura Efrikian. La fantasia non passa per questi binari: la sceneggiatura di Gianni Grimaldi è tutto tranne che una botta di originalità; il mix fra buoni sentimenti, battutine innocenti e ugole irrefrenabili è il consueto e la trama purtroppo ricalca gli stereotipi più abusati del genere: lui ama lei, lei ama lui, la carriera da musicista (di lui) li divide, entra in gioco la rivale, lei deve riconquistare lui; e ci riuscirà, ovviamente. In mezzo solo un grosso bla bla bla. Il reparto comici è foltissimo e sicuramente meritava miglior utilizzo: oltre ai nomi citati ci sono Pippo Franco, Enzo Cannavale e Lino Toffolo; la hit dell'intero film è chiaramente il pezzo che dà il titolo alla pellicola, non fra i più memorabili del repertorio di Morandi, ma comunque in quel periodo un pezzo di discreto successo. In una scena, annunciandolo come 'un vecchio successo', Morandi esegue anche La fisarmonica. 2,5/10.
Cantantino va in tournèe in Brasile, ma la sua ragazza lo attende in Italia e, proprio quando lui viene insidiato da una bellezza locale, gli annuncia di essere incinta.
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