Il film si articola in tre diverse storie ambientate a Rio de Janeiro, durante il famoso carnevale. Tre ladri internazionali vengono gabbati da altrettanti "colleghi". Tre hostess cercano di divertirsi rimorchiando baldi giovanotti, ma rimediano solo batoste. Un principe, separato dalla moglie, vuole coglierla in flagrante adulterio perché una certa clausola del contratto matrimoniale prevede che, in cirostanze simili, il patrimonio passi a lui, ma l'occasionale accompagnatore è...
Note
Come in troppi casi simili, le storielle (poco più che barzellette) vorrebbero far ridere con i vizi degli italiani e invece fanno solo pena.
Uno Steno tipicamente alimentare, di non facilissima digestione, per una farsetta stiracchiata e spesso insulsa. L'episodio con Sylva Koscina è il più inutile e vacuo, quello con Mylène Demongeot principessa è zeppo di stereotipi sui gay, oggi improponibili, quando non sconvenienti, quello con W. Chiari è il meno peggio, ma del tutto derivativo.
Film non cosi' noioso : diciamo che in qualche frangente mi ha ricordato un simpatico Film con,mi sembra appunto Walter Chiari,nel quale accadevano almeno 20' di risate fuori da una Stanza di un Hotel ma del quale non ricordo il Titolo ... !!! voto.5.
Lunga cartolina dal Brasile, con fastidiosissimi frequenti intermezzi-spot sul carnevale e sulle feste spensierate del posto. Nel frattempo si snodano tre storielle davvero insignificanti; la piattezza del film (appartenente al nutrito filone 'turistico' del periodo) non fa onore nè a Steno, nè a Chiari. Ma tant'è. leggi tutto
In questo film vacanziero diviso in tre episodi, vediamo delle ragazze ansiose di rimorchiare, dei ladri in difficoltà ed uno che vuole beccare la moglie in flagranza di adulterio.
Film datatissimo che oggi non può indurre al riso o al divertimento. Mette comunque in luce tutti i limiti di Steno, regista piuttosto mediocre quando non è supportato dagli attori o da una…
Lunga cartolina dal Brasile, con fastidiosissimi frequenti intermezzi-spot sul carnevale e sulle feste spensierate del posto. Nel frattempo si snodano tre storielle davvero insignificanti; la piattezza del film (appartenente al nutrito filone 'turistico' del periodo) non fa onore nè a Steno, nè a Chiari. Ma tant'è.
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Commenti (3) vedi tutti
Uno Steno tipicamente alimentare, di non facilissima digestione, per una farsetta stiracchiata e spesso insulsa. L'episodio con Sylva Koscina è il più inutile e vacuo, quello con Mylène Demongeot principessa è zeppo di stereotipi sui gay, oggi improponibili, quando non sconvenienti, quello con W. Chiari è il meno peggio, ma del tutto derivativo.
commento di degoffroFilm non cosi' noioso : diciamo che in qualche frangente mi ha ricordato un simpatico Film con,mi sembra appunto Walter Chiari,nel quale accadevano almeno 20' di risate fuori da una Stanza di un Hotel ma del quale non ricordo il Titolo ... !!! voto.5.
commento di chribio1Datatissimo.
leggi la recensione completa di Carlo Ceruti