Regia di Francesco Rosi vedi scheda film
VOTO : 6+.
Il tempo passa inesorabile per tutti, o quasi, così anche un grande maestro del cinema italiano, qual è (stato) Francesco Rosi, perde qualche colpo e con questo “La tregua” non riesce a rendere appieno giustizia alla storia che ci racconta.
Rimane pur sempre un film italiano di un certo valore, ma era anche lecito attendersi qualcosa di più rispetto a quanto ci viene alla resa dei conti proposto.
Auschwitz è stata liberata dai russi e i reduci italiani intraprendono un lungo cammino per tornare a casa.
Tra questi c’è Primo (John Turturro) che, viaggiando per l’Europa liberata dal dominio nazista, vede tutto con occhi nuovi e torna alla vita, quando ormai pareva averla persa per sempre.
Film dal quale mi aspettavo tantissimo e che alla fine regala più di un generico “qualcosa”, ma comunque non riesce bene ad essere sempre efficace e propositivo nella maniera migliore.
Certo non era facile, un po’ per il “peso” della storia, un po’ perché Rosi non è più quello di un tempo, ciò nonostante riesce comunque a realizzare un lavoro più che onorevole, diligente nel complesso, ma senza la necessaria convinzione.
Qualche caduta di stile non manca (personaggi di contorno non sempre azzeccati), ma la storia raccontata non può comunque lasciare indifferenti (questo, anche per forza di cose, era un po’ ovvio), anche se a volte ci si perde per strada per troppo poco.
Film dunque importante, perché la memoria è rispettata con un certo dovere, ma manca una vera e propria esigenza espositiva che giustifichi appieno uno sforzo produttivo ingente come questo.
Insomma l’occasione è parzialmente sprecata (budget alto per il nostro cinema, con un buon cast tecnico, contraddistinto comunque da due gravi lutti e quindi retto da sostituti dell’ultimo momento, e di attori a disposizione), ma il film non manca comunque di colpire al cuore.
Certo questo era anche scontato, purtroppo il passo in avanti non avviene, se non per qualche bellla sequenza, ed il risultato complessivo non spicca il volo con decisione.
Quasi discreto nel complesso, ma si doveva fare qualcosa di più perché questa storia meritava qualcosa di meglio nella sua traposizione cinematografica di quanto sia stato fatto con questo film.
VOTO : 6+. Grande stima per lui, soprattutto per quanto di ottimo ha saputo fare in passato, ma qui non si fa rispettare appieno. Un pò deludente nel complesso, ma il lavoro d'insieme è comunque più che dignitoso. Certo è che se avesse fatto questo film vent'anni prima (almeno) avremmo probabilmente visto un altro film.
VOTO : 6/7. Ci mette tanto di suo. Bravo a esporsi.
VOTO : 6. Sufficiente.
VOTO : 6+. Più che sufficiente.
VOTO : 6. Passabile.
VOTO : 5,5. Presenza evitabile.
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