Un gruppo di reduci italiani da Auschwitz, liberati dai russi, intraprendono una lunga marcia per raggiungere la loro patria. Per Primo questa è l'occasione per osservare con occhi nuovi la sorprendente realtà dell'Europa liberata dal nazismo e per riprendere contatto con il proprio corpo, l'amicizia e l'amore.
Note
È difficilissimo valutare il film prescindendo dal peso del libro omonimo di Primo Levi, da cui il film è tratto. Il cinema di Rosi ha perso quel che aveva negli anni '60: rabbia lucida, voglia di sfidare l'eccesso, un senso impellente della storia. "La tregua" non sembra dettato dalla necessità, ma dal dovere. E dal dovere è nato "il compitino". Comunque il film ha vinto quattro David di Donatello: regia, miglior film, produzione e montaggio (curato da Ruggero Mastroianni, che venne sostituito, a causa dell'improvvisa morte, da Bruno Serandrea).
Trovo che rispecchi (anche se non sarebbe certo un obbligo...) bene il libro, che avevo apprezzato moltissimo. Recitato e diretto bene, pacatamente, senza particolare retorica. Voto: 6,5 (sei e mezzo).
A me non è spiaciuto affatto; il tono pacato e distante dall'annoso tema di di fondo, lo rende apprezzabile.
Turturro esemplare, meno il resto del cast. Attinenza al romanzo rispettata dignitosamente
Voto 7½
Apprezzabile la ricostruzione storica e degli ambienti. JT non è assolutamente male nel ruolo, anche se non avendo letto il libro... Alcuni personaggi al contorno, invece, risultano piuttosto piattamente italici e banali, se non fuori luogo. 6/7.
Visto durante il periodo della scuola. Forse troppo presto per capirlo al meglio, ma certo paga il prezzo al precedente letterario, libro di levi dall'indubbio valore artistico e morale. Forse anche quello l'ho letto troppo presto. Da rivedere.
VOTO : 6+.
Il tempo passa inesorabile per tutti, o quasi, così anche un grande maestro del cinema italiano, qual è (stato) Francesco Rosi, perde qualche colpo e con questo “La tregua” non riesce a rendere appieno giustizia alla storia che ci racconta.
Rimane pur sempre un film italiano di un certo valore, ma era anche lecito attendersi qualcosa di più rispetto a quanto ci viene alla… leggi tutto
-"La tregua" racconta l'odissea verso casa di un sopravvissuto Auschwitz - Primo interpretato da Turturro - nel caos subito dopo la caduta del Terzo Reich. Sebbene Primo, un Ebreo italiano, è il personaggio centrale, la fotocamera passa più tempo sulle persone, i luoghi e le vicende che egli incontra nel suo viaggio da Cracovia a Torino.Film curato mai noioso e bella e messa in scena. leggi tutto
Prima di tutto una premessa: che senso ha omaggiare un maestro del cinema italiano come Francesco Rosi trasmettendo su RAI2 il giorno 16 gennaio 2015 - ricordo che il regista napoletano era scomparso sei giorni prima, il 10 - con inizio quasi alla una di notte di un film come 'La tregua' che, oltretutto, nella sua filmografia, non sarà, per usare un eufemismo, certamente ricordato tra i… leggi tutto
E saperle nuovamente aiuta a capirle meglio, ritrovandole. A proposito di “la Zona d’Interesse” non mi viene in mente nient’altro che nulla. Ovvero: questo. Non è lecito, né…
" Quando le ideologie si discostano dalle leggi eterne della morale e della pietà cristiana, che sono alla base della vita degli uomini, finiscono per…
Carissimi coutenti, mi sento in dovere di ringraziarvi tutti per l’inaspettata adesione a quella che normalmente si dovrebbe definire recensione ma che, nel caso specifico, sarebbe più opportuno ritenere…
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Commenti (6) vedi tutti
Trovo che rispecchi (anche se non sarebbe certo un obbligo...) bene il libro, che avevo apprezzato moltissimo. Recitato e diretto bene, pacatamente, senza particolare retorica. Voto: 6,5 (sei e mezzo).
commento di Roberto MorottiA me non è spiaciuto affatto; il tono pacato e distante dall'annoso tema di di fondo, lo rende apprezzabile. Turturro esemplare, meno il resto del cast. Attinenza al romanzo rispettata dignitosamente Voto 7½
commento di Utente rimosso (PeppeDeMaria1)Un film modesto, nonostante il regista e il cast. Peccato, il libro avrebbe meritato di più.
commento di ssiboniApprezzabile la ricostruzione storica e degli ambienti. JT non è assolutamente male nel ruolo, anche se non avendo letto il libro... Alcuni personaggi al contorno, invece, risultano piuttosto piattamente italici e banali, se non fuori luogo. 6/7.
commento di BradyDevo rileggermi il romanzo di Primo Levi ma credo che questa trasposizione sia fedele. 7 giugno 2012
commento di Artemisia1593Visto durante il periodo della scuola. Forse troppo presto per capirlo al meglio, ma certo paga il prezzo al precedente letterario, libro di levi dall'indubbio valore artistico e morale. Forse anche quello l'ho letto troppo presto. Da rivedere.
commento di scream