Regia di Tim Wardle vedi scheda film
13° FESTA DEL CINEMA DI ROMA - SELEZIONE UFFICIALE
Per un caso fortuito, nel 1980 un ragazzo diciannovenne americano cambia università e si accorge che nel nuovo campus viene accolto con un calore innaturale, esagerato, inopportuno: tutti infatti lo scambiano per un altra persona. Con l'aiuto dell'amico di stanza, scopre che questa altra persona è nata come lui nello stesso giorno dello stesso anno, e che pure lui è stato adottato. Si incontrano, scoprono di essere identici, si vogliono bene, e nasce un caso mediatico. Un caso destnato a diventare "virale", come si dice ora, ancor di più quando i due scoprono che negli Usa c'è un altro clone, il terzo, che è vissuto all'insaputa dei due fratelli gemelli: "ne spuntano da ogni angolo", ironizza la stampa, che monta un caso mediatico, destinato a riempire le pagine dei giornali, e i palinsesti televisivi con ospitate in tutti i programmi divulgativi e gli shows delle'poca.
Ma il fenomeno di colore, la felicità che ne deriva, oltre all'incredulità della situazione, fa posto poco dopo all'indignazione delle rispettive famiglia. La stampa non può non notare parallelismi e combinazioni incredibili che uniscono le famiglie dei tre ragazzi adottivi: età coincidenti dei familiari, delle sorelle adottive di costoro: tutti elementi che fanno pensare ad una strategia formulata a scopo di utilizzare i tre gemelli separati alla nascita, come cavie per un esperimento comportamentale costruito per chissà quale ricerca scientifica, sulla pelle di tre innocenti affidati in adozione dalla medesima organizzazione.
Il documentario di Tim Wardle lascia presto l'entusiasmo del colore di questa notizia sensazionele, per dedicarsi e dare spazio ai motivi nascosti che possono aver indotto chissà quale organizzazione di ricerca a mettere in atto un'azione così disumana, come quella di separare dalla nascita, tre gemelli per forza di cose completamente legati uno all'altro da una simbiosi che nemmeno la lontananza ha potuto concellare completamente.
Ne scaturisce un documentario toccante e a tratti incalzante, quando i termini dell'indagine sembrano riuscire a volgere ad un responsabile, che poi si dilegua nel nulla, o comunque ribalta su altre persone non identificabili i termini precisi di un esperimento controverso e quasi sadico, perpetrato sulla pelle di anime innocenti ed inermi.
Da gemello (seppur non monozigota, come questi tre), non potevo proprio perdermi questo documentario singolare ed interessante, che sa bilanciare piuttosto bene la dnamica di colore, con quella di un lato morale che è venuto completamente a mancare.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta