Regia di Michael Moore vedi scheda film
Moore affronta con piglio deciso e realista una questione che ha sconvolto decine di migliaia di famiglie americane; alla faccia del reaganismo e dell'incrollabile fiducia del popolo statunitense in sè stesso e nelle proprie risorse, la crisi economica arriva eccome. E i danni sono evidenti, a partire da questa indagine che ad ogni modo si ferma alla questione Flint-GM. Talvolta l'ironia prende il sopravvento e si trasfigura in sarcasmo più o meno azzeccato (in particolare dato l'argomento delicato che si sta trattando), ma nel complesso il quadro pare efficace e onesto. Fastidiosissima la scena in cui una ragazza di Flint, ridotta ad allevare conigli e venderli ai passanti per fronteggiare la crisi, uccide un coniglietto e lo scuoia chiacchierando serenamente con Moore.
Una telecamera si aggira per Flint, cittadina americana in cui la General Motors ha appena deciso di chiudere gli stabilimenti: migliaia di disoccupati, povertà in forte crescita, tanta angoscia e nessuna risposta ufficiale dalla ditta, nonostante i ripetuti tentativi di incontrarne il direttore Roger Smith.
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