Regia di Simon Kaijser vedi scheda film
Più dramma psicologico che thriller ...
Quando in una tranquilla cittadina americana sparisce una studentessa , i sospetti ricadono su di un fascinoso professore di filosofia ... Lo sconosciuto regista svedese Simon Kaijser spera magari di ricreare atmosfere hitchcockiane giocando tra realtà ed apparenza ma purtroppo riesce solo a generare confusione nella testa dello spettatore . Tra onirismi e flashbacks il pubblico si trova ad assistere ad un thriller che si trasforma in un dramma psicologico fiacco , verboso e pasticciato , in cui mancano del tutto i colpi di scena e pure il ritmo scarseggia .
I protagonisti fanno quello che possono ma non compiono certo miracoli e così il film non decolla mai del tutto . Guy Pearce , dopo " Memento " torna ad aver problemi di memoria che lo rendono inquietante , Pierce Brosnan fa il poliziotto sornione modello Colombo e Minnie Driver la moglie fin troppo paziente . Un thriller in cui non c' è tensione emotiva e persino il finale appare abbastanza inconcludente , può essere considerato un film riuscito ? No . Per cui non mi sento di dargli più di 5- .
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