Regia di Simon Kaijser vedi scheda film
Krajev imbastisce un thriller scarno ed essenziale, giocato sull'ambiguità del protagonista, un Guy Pierce lontano dai tempi d'oro di Memento, che interpreta un professore con il pallino della scappatella facile sospettato di omicidio.
Il regista si affida ad espedienti risaputi per generare tensione ( cambi di inquadratura repentini, soggettive e musica in crescendo) ed usa diversi flashback per ricostruire gli eventi, cercando di rendere la narrazione volutamente frammentata per infittire il mistero. Il risultato è interessante solo a tratti , colpa di personaggi caratterizzati superficialmente o non abbastanza ( come il detective interpretato da Brosnan, che aveva un bel potenziale). Difetto ancora più grave è una certa irrisolutezza di fondo, che sfocia in un finale frettoloso e fiacco.
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