Regia di Al Pacino vedi scheda film
Film intelligentemente sornione come il suo artefice, interessante e indefinibile. In occasione di una messa in scena della tragedia di Shakespeare Pacino si confronta con varie persone, sia competenti in materia (Gielgud, Branagh, la Redgrave) sia semplici profani; ci sono poi gli attori che recitano in costume nei rispettivi ruoli, fra cui Kevin Spacey (Buckingham) e Winona Ryder (lady Anna). Allo spettatore vengono forniti ragguagli a vari livelli, ed è prevista anche una visita a Stratford-on-Avon. Se l’intento (peraltro superfluo) era quello di mostrare la vitalità e l’universalità della parola shakespeariana, lo scopo è stato raggiunto. Colpisce poi lo sguardo profondamente americano, che non cerca mai di mimetizzarsi da inglese e anzi marca la distanza rispetto ai citati mostri sacri (i quali, con tono pazientemente didattico, forniscono delucidazioni sulla scansione del pentametro giambico). Più che un vero film sono appunti di regia, ma il divertito esordio registico di Pacino è da guardare con simpatia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta