Regia di Woody Allen vedi scheda film
Woody Allen regista di un film neomelodico newyorkese?A vedere questo film dove tutti cantano e qualcuno balla anche c'è da pensare di si.Ma in fondo è un Allen a 24 carati che si autocita e che sembra essersi preso una vacanza dalle sue solite ossessioni sempre e comunque sbandierate a favore di camera.Le coppie si formano e si sfasciano a passo di valzer,la frammentazione delle varie microstorie fa assumere al film quasi un andamento da soap.Inframezzato da canzoni e numeri musicali.Gli attori cantano con la propria voce e diciamo che c'è qualcuno al di sotto di ogni sospetto ma onore al coraggio di aver rischiato in proprio e sfidato il pubblico ludibrio.Una volta tanto tutto è visto con un occhio gaudente che lascia poco spazio alla malinconia.E'come se Allen e la sua troupe si fossero presi una vacanza in alcuni dei luoghi più belli di questo nsotro bistrattato pianeta.E proprio perchè c'è aria di vacanza è bandita ogni forma di malinconia e tristezza.Forse se ne trova appena un residuo nel magico ballo tra Allen e la Hawn nel finale del film.O anche nelle disfatte sentimentali continue del personaggio di Allen che però altrimenti non avrebbe ragione di esistere.Ma forse serve solo a ricordarci che è pur sempre un Allen,uno che si riconcilia difficilemente con sentimenti solo gioiosi.Pur non essendo tra i migliori film di Allen c'è una manciata di scene memorabili che da sole valgono il cosiddetto prezzo del biglietto:la Barrymore che non fa altro che ingoiarsi anelli di fidanzamento,la reazione di Alda e della Hawn quando la figlia dice loro che si è messa con un galeotto,il balletto dei fantasmi e la danza finale sulla Senna tra Allen e la Hawn con annessi voli a planare di quest'ultima.Infine una frecciata intinta nel curaro contro i repubblicani:il personaggio di Lukas Haas unico repubblicano di destra in una famiglia di democratici progressisti di sinistra,si rivela di idee destrorse solo perchè un'arteria ha determinato insufficiente apporto di sangue al distretto cerebrale.Tutti dicono I love you è un atto d'amore verso il musical così come Radio Days era un omaggio a una certa epoca americana contrassegnata dalla radio.E'un paicere per gli occhi,ricco di battute e di umorismo,a volte bisogna tapparsi le orecchie perchè qualche cantante non è propriamente all'altezza ma in fondo le incertezze nelle canzoni sono difetto veniale.Solito cast stratosferico riunito per il semplice piacere dell'arte....
molto più elaborata che in altri film
non male
ok
sono sue le battute migliori
brava
discreta
piccola parte
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