Regia di Lars von Trier vedi scheda film
Emanuela Martini,Cinema al cinema,Film Tv : Un paio di anni fa Lars Von Trier ha realizzato i primi quattro episodi di una miniserie televisiva:"Riget","The Kingdom","Il regno",come si chiama il vero ospedale di Copenhagen.Finalmente dopo il successo delle"Onde del destino","Il regno" arriva in distribuzione anche in Italia.Tra horror e soap,frenetico ed esilarante,quotidiano e sorprendente,"Il regno" è l'operazione più simile a "Twin Peaks" che sia mai uscita da una televisione europea.Concettualmente simile:nel senso che Von Trier,come aveva fatto Lynch,prende gli elementi famigliari della miniserie televisiva(un grande ospedale,con i suoi caratteri,le sue lotte interne per uil potere,i suoi intrecci amorosi,i suoi casi umani,le sue macchiette,i suoi eroi) e li immerge in un progressivo crescendo misterioso,tra vecchi peccati e maledizioni che affondano nel passato,percezioni extrasensoriali,segnali sempre più insistiti di presenze oscure e inquietanti.E' chiari che le radici immaginarie sono più europee che americane;Von Trier dichiara esplicitamente un debito con il vecchio glorioso Belfagor francese,che lo aveva molto impressionato da ragazzo e gira con il suo solito stile eccitato e imprevedibile:pellicola sgranata,primi piani enormi,molta macchina a mano,moltissimi grandangoli.Ma l'ironia,la voglia di deformare gli stereotipi televisivi,il gusto dell'assurdo sono gli stessi di David Lynch.Per quasi quattro ore,Von Trier ci tiene sospesi tra la risata(esilaranti le tirate del primario svedese che considera la Danimarca un paese inferiore e inneggia dalla cima dell'edeificio ai prodotti svedesi)e la paura(raccapriccianti i flash della bambina morta).E quando arriviamo alla fine(che non è una fine tarttandosi di una miniserie tutto "Continua....."),possiamo solo essere contenti del fatto che Von Trier abbia finalmente trovato i finanziamenti per completare la storia.
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