Regia di Giacomo Battiato vedi scheda film
Luca, giovane riservato, ama spiare la vicina; tormentato dall'angoscia di non poterla avere per sè, la stupra senza però farsi riconoscere. Poi comincia a frequentarla come nulla fosse accaduto.
Tratto dal romanzo veterofemminista Diario di uno stupratore (di Anna Maria Pellegrino), con una sceneggiatura di Graziano Diana e dello stesso regista, questo Cronaca di un amore violato rappresenta un tentativo - miseramente fallito - di approcciarsi a tematiche di eterna e scottante attualità come quello della violenza sessuale e del rapporto vittima/carnefice con un tocco autoriale capace al contempo di intrattenere e di fare riflettere. Nulla di tutto ciò riesce: sia perchè la storia è di una banalità sconcertante e il suo punto di vista è pesantemente limitato, sia perchè Battiato ce la mette tutta, ma non arriva da nessuna parte. E, terzo elemento da valutare, anche per la mediocre presenza scenica del protagonista Roberto Zibetti, che - poco più che debuttante - in breve tempo si ritirerà come attore in particine per fiction televisive, abbandonando quasi completamente il cinema. Purtroppo per il regista, anche questi farà la medesima fine; nel cast si segnalano fra gli altri interpreti Isabella Ferrari, Riccardo Rossi e Stefania Rocca e Valerio Mastandrea in due parti minori. Fotografia cupa con frequenti sequenze sgranate stile homevideo - per necessità narrative - che introduce adeguatamente nella trama; non sorprende che il direttore della fotografia sia Roberto Forza, all'epoca pressochè esordiente. 3/10.
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