Regia di Stuart Heisler vedi scheda film
Noir torbido e dalla trama intricata, con alcuni momenti crudi (come il pesataggio di Alan Ladd). Comunque è un buon esempio del genere. Di diverso ha forse un andamento meno concitato e un intreccio più vicino al giallo e al poliziesco; comunque c'è la dark lady e anche la pioggia di notte... La storia si dipana tra diversi personaggi della politica e della malavita, dove si nascondono i più loschi intrallazzi. Interessante è tuttavia che anche in un contesto di marciume e di corruzione rimane il posto per la fedeltà, l'amore, l'amicizia e alcuni affetti familiari. Ladd interpreta un vero duro, ma sotto la cui scorza si nasconde la pasta più morbida e un cuore tutt'altro che di pietra. Veronica Lake è splendida, e mi sento di affermare chi non la sente in lingua originale perde metà del suo valore: quella voce dolce e languida dà al suo personaggio un timbro tutto particolare. Il personaggio del picchiatore mette quasi i brividi: è talmente sadico che rimane vittima del suo sadismo incontrollabile. In “La dalia azzurra” interpreterà un ruolo molto diverso, ma con uguale efficacia.
In ogni caso quegli anni sono stati un periodo d'oro per il cinema.
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