Regia di Stuart Heisler vedi scheda film
Un boss vuole rifarsi una verginità: taglia i ponti con l’ex socio (che non la prende bene), appoggia un candidato presentabile alle elezioni e pensa addirittura di sposarne la figlia (che si adatta alla situazione per pura convenienza), ma viene accusato dell’omicidio del fratello di lei, uno scapestrato che amoreggiava con la sorella di lui; per fortuna il suo braccio destro e amico fraterno chiarisce tutto. Noir dalla trama contorta e dai colpi di scena a ripetizione, come si addice al genere, ma ammorbidito da un lieto fine sul versante sentimentale; e anche la dark lady, a ben guardare, non è poi così dark come sembrava. Quasi inverosimile l’inossidabile fedeltà di Alan Ladd a Brian Donlevy (che stando alla sinossi dovrebbe essere il protagonista, e invece spesso gli cede la scena): non viene mai sfiorato dalla tentazione di abbandonarlo, prova un gusto masochistico nel farsi pestare a sangue per lui e respinge senza nessuno sforzo le lusinghe della sua bella fidanzata (ma solo fino all’ultima scena...).
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