Regia di Jacques Audiard vedi scheda film
VENEZIA 75 - CONCORSO - LEONE D'ARGENTO PER LA MIGLIOR REGIA
I due fratelli "Sisters" (Reilly/Phoenix, perfetti nelle loro diversità fisico caratteriali) sono due cacciatori di taglie ormai da anni e per questo sempre lontani da casa e senza una famiglia tutta per loro. L'ultimo incarico, ricevuto dal potente Commodoro, li mette sulle tracce di un avventuriero (Jake Gyllenhall) che avvia un contatto di fiducia con un giovane chimico che ha trovato una soluzione tale da mettere in grado i ricercatori d'oro di individuare più facilmente il prezioso minerale.
L'idea finisce per piacere pure ai due fratelli, stufi anche - soprattutto il più anziano e posato - della scia di sangue che continuamente devono lasciarsi alle spalle, tanto che i quattro si associano per testare la incredibile invenzione.
Con il suo ultimo film "americano" (ovvero con cast forte di eccellenti star Usa, di produzione anche Usa, ma girato in diverse insospettabili locations europee) il gran regista francese Jacques Audiard ci prova, probabilmente con un progetto su commissione - nulla di male ovviamente - col genere western, con risultati impeccabili e soddisfacenti, e con un film riuscito che tuttavia appare un po' anomalo all'interno della filmografia dello stesso (poco male pure questo secondo aspetto).
La sua una storia, tutta incentrata sui rimorsi di coscienza da una parte, quelli che rodono interiormente il fratello maggiore dei bounty killers chiamati Sisters (un John C. Reilly da Coppa Volpi), e la spinta contraria rappresentata dalla cupidigia; l'avidita' irrinunciabile che spinge i due ad unirsi alla loro ultima vittima designata, per mettere in pratica e testare i risultati concreti della famigerata formula chimica di cui sopra, allo scopo di rendere palesemente rintracciabile l'oro presente nei ruscelli.
Un western impeccabile, dicevamo, per ritmo ed impostazione, classica ed austera, che riporta lustro quest'anno nel concorso veneziano ad un genere da tempo lasciato ai margini e qui a Venezia 75 illuminato dal valido regista francese e ancor più dagli scanzonati, crudeli ed esilaranti fratelli Coen.
Ottima l'evoluzione dei caratteri mutevoli e cangianti che descrivono le personalità e le attitudini assai differenti dei due fratelli, l'uno (con)dannato alla follia congenita (Joaquim Phoenix), l'altro più in grado di porsi e gestire alcuni inevitabili scrupoli morali.
Una storia che rispetta appiego le regole del genere western, con un finale in famiglia che rassicura e paga.
Si esce dalla visione soddisfatti, forse anche troppo, quando le pellicole spesso superlative di Audiard ci restituivano dubbi e turbamenti che ora un po' ci vengono a mancare.
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