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Genitori quasi perfetti

Regia di Laura Chiossone vedi scheda film

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Andreotti_Ciro

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La recensione su Genitori quasi perfetti

di Andreotti_Ciro
6 stelle

Simona è una quarantenne che a fatica gestisce la sua vita professionale, da veterinaria, e privata, come madre single di Filippo, un bambino di otto anni. In occasione del compleanno del figlio Simona ha organizzato una festa in ogni minimo dettaglio invitando i compagni di classe e i rispettivi genitori; ma mentre i bambini giocano in completa tranquillità, i rancori e le differenti personalità degli adulti vengono velocemente a galla.

 

Se avete visto Carnage è probabile che vi ritroviate le medesime atmosfere ma ancora più cupe, dato che l’apparenza borghese con la quale i differenti caratteri, solo inizialmente amichevoli, si avvicinano è direttamente proporzionale alla velocità con la quale esplodono entrando in contatto fra loro. Difatti se nella pellicola diretta da Roman Pola?ski la causa scatenante del litigio fra adulti era uno screzio fra adolescenti, in tal caso non c’è traccia di alcun litigio. I bambini giocano placidamente in salotto mentre gli adulti, ognuno con il proprio background e le proprie storie di adattamento alla vita, vengono nell’arco di una serata letteralmente alle mani e per screzi mai veramente risolti. All’interno dell’abitazione di Simona, visto come alla stregua di un palcoscenico (la pellicola è l’adattamento dello spettacolo teatrale Palloncini di Coletti e Scotti) si possono incontrare differenti generi umani: dai genitori affascinati dallo stile di vita New age, al padre disoccupato che sceglie di fare le veci della moglie e madre. Dal padre da poco diviso e con la totale abnegazione al lavoro, fino alla coppia di ragazze che ha deciso di avere un figlio grazie alla fecondazione assistita. Nel mezzo a tutte queste incomprensioni che si vengono a creare la vita dei figli è quasi del tutto ignorata a beneficio di quella degli adulti, ma solo fino a un cambio di registro che sarà fissato dal festeggiato (Filippo) che spariglierà le carte in tavola. Nessuno fra gli interpreti eccelle rispetto agli altri, ma tutti assieme riescono perfettamente a portare la pellicola verso un finale che è ben più di un semplice sguardo di speranza verso il futuro.

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