Trama
Dopo che la solitaria nonna muore, la famiglia Graham cerca di sfuggire all'oscuro destino che da lei ha ereditato.
Approfondimento
HEREDITARY: DAL DRAMMA FAMILIARE ALL'HORROR
Diretto e sceneggiato da Ari Aster, Hereditary racconta della sinistra eredità che riceve la famiglia di Ellen, matriarca che ha da sempre nascosto terrificanti segreti sulla loro stirpe. Famiglia apparentemente normale, i Graham reagiscono alla morte della donna ognuno in maniera moto diversa. Annie, figlia della defunta, decide di partecipare a una terapia di gruppo, dove emergono i difficili rapporti con la madre, di cui non ha mai capito a pieno le intenzioni. Artista che lavora a casa, Annie si sta preparando a un'imminente mostra delle sue opere ed è solita sublimare le sue preoccupazioni nelle sue creazioni, case di bambole in miniatura. Suo marito Steve, invece, è un uomo premuroso ma spesso assente a causa del suo lavoro di psicoterapeuta. I due hanno anche due figli: Peter, un liceale che alle lezioni preferisce il divertimento con gli amici, e Charlie, che frequenta un corso di sostegno ed è solita passare il tempo nella casa sull'albero. Introversa, incredibilmente discreta e affetta da fobie sociali, è colei che è più disturbata dagli altri. Man mano che apprendono la verità, tutti i Graham si sentono sempre più come pedine in balia di invisibili forze oscure. Dopo aver fatto amicizia con Joan, una casalinga alle prese con un lutto, Annie viene poi da lei convinta a partecipare a una seduta spiritica, ignara della piega che prenderanno gli eventi.
Con la direzione della fotografia di Pawel Pogorzelski, le scenografie di Grace Yun, i costumi di Olga Mill e le musiche di Colin Stetson, Hereditary è la terrificante storia di una famiglia americana che lotta contro le forze oscure che stanno cercando di cannibalizzarla. Vagamente basato sul destino tragico e doloroso della storia dello stesso regista, Hereditary trasforma un dramma familiare in un affresco barocco che ricorda i classici degli anni Sessanta e Settanta. Ha raccontato a proposito del film Aster: "Come suggerisce anche la sequenza di apertura, i Graham sono persone comuni senza alcun potere che sono come piccole figure che si muovono all'interno di una dannata casa delle bambole, manipolata da forze esterne. Per tre anni, la mia famiglia è stata chiamata ad affrontare una serie di prove sempre più terribili. La situazione era così grave che abbiamo pensato di essere maledetti. Poiché mi piace scrivere sempre delle mie esperienze, ho trasformato il mio dramma personale in quello di una famiglia che è letteralmente vittima di una maledizione. In tal modo, ho potuto dare sfogo alla mia passione per i film dell'orrore, un genere che ha una grande forza catartica. Quando si vuole realizzare un'opera che sottolinei quanto ingiusta sia la vita, l'horror si presta meravigliosamente a tale scopo: è come una forma perversa di spazio in cui le ingiustizie dell'esistenza sono evidenziate e diventano persino liberatorie. Come mette in luce una successione di atroci eventi, i Graham fanno parte di un vasto piano machiavellico: man mano che la loro storia progredisce, passo dal dramma all'orrore e al soprannaturale per parlare di eredità familiare. Nessuno di noi può scegliere a quale famiglia appartenere. Hereditary, inoltre, mi ha concesso l'opportunità di parlare anche della terribile sensazione di essere prigionieri di una situazione che non si può in alcun modo controllare".
Il cast
A dirigere Hereditary è il giovane regista e sceneggiatore statunitense Ari Aster. Con un master in Regia conseguito all'AFI Conservatory, Aster ha scritto e diretto diversi cortometraggi, che sono stati presentati in diversi festival in giro per il mondo, dal Sundance all'SXWX passando per lo Slamdance e il New… Vedi tutto
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Commenti (19) vedi tutti
Non ti conquista: non è originale, non fa davvero paura, è troppo lungo. Eppure lascia il segno. Voto: 3 stelle (2023)
commento di robynestaOrrendo..figlio scemo che fuma i bong ,figlia inquietante, mamma posseduta. L' unico che si salva è quel povero G.Byrne. troppo confusionario e scene vomitevoli (del nudismo). Non so se è peggio Questo o midsommar Voto 0
commento di PepsinaMi è piaciuto molto, disturbante e a tratti davvero terrificante, Si crea una grande empatia con i personaggi, non solo grazie alla sceneggiatura che ne approfondisce i tratti, anche per la bravura degli attori (grandiosa Toni Collette e anche tutti i comprimari). Tutto qui funziona, la colonna sonora, la fotografia, la storia. Bellissimo
commento di adri76Durante la prima ora siamo davanti a qualcosa di veramente notevole. Poi il clichè horror esce allo scoperto ma tra regia e interpretazioni il risultato è più che buono.
commento di fra_pagaUn horror disturbante e il regista Aster e' attento a ogni dettaglio.
leggi la recensione completa di ezioIl film è di buona regia. Si lascia vedere bene e mantiene la tensione dovuta. Però ci sono dei punti eccessivamente lenti che andrebbero tagliati e i vari eventi che si succedono, giunti al termine della visione, non trovano tra loro una connessione logica. Insomma molte scene sono fatte per spaventare, ma poi non trovano una spiegazione.
commento di Yusaku87Horror molto acclamato da critica e pubblico. Personalmente,non mi è molto piaciuto.
leggi la recensione completa di Furetto60L'inarrestabile messa in abisso dell'inutile (ma dilettevole) in cui qualcuno perde la testa: il regista.
leggi la recensione completa di mckBen girato, musicato e interpretato, questo dramma horror che vive di atmosfere cupe e morbose e di alcuni imprevedibili colpi di scena che tengono alta la curiosità fino alla fine.
leggi la recensione completa di Fanny SallyPeccato per il finale ridicolo,sarebbe potuto essere un bel film!
commento di scursuniSinceramente era molto tempo che non rivedevo un film horror di tali dimensioni, anche se poi lo definirei un film drammatico paranormale. Lo consiglio perchè ci sono alcune scene veramente shoccanti e ti tiene veramente in tensione per tutto il film. Veramente ben fatto gli attori sono bravissimi...la storia è credibile, con un finale non banale.
commento di fabiofranciniHorror decisamente drammatico nella prima parte, girato bene e con alcuni bei momenti di tensione. Ma a un certo punto qualcosa si rompe. Fotografia eccellente e bravi attori, ma la storia non riesce a coinvolgere fino alla fine, e questo lascia un po' di amaro in bocca.
commento di Utente rimosso (delaroche)Il film ha un ottima fotografia, scenografia e una buonissima regia. I tempi mi sono sembrati un po sballati e alcuni personaggi (almeno un paio) avrebbero meritato piu incisività, però il film ha diverse sequenze riuscitissime e una Toni Collette impressionante. Il finale é onirico. Non un capolavoro ma assolutamente da vedere.
commento di LucaJazz94è uno di quei "classici" horror in cui vale tutto e alla fine non conta più niente. finale che sprofonda nel ridicolo. tecnicamente ben fatto (ottima la musica del grande sassofonista Colin Stetson), ma in fondo è un grande pasticciaccio di vecchi stilemi horror mischiati in modo disomogeneo. una cialtronata ammantata di autorialità.
commento di giovenostaL'american way all'horror satanico sfugge alle atmosfere patinate ed alla serialità buonista alla James Wan, per mandare di traverso i pop corn alla pletore che affollano i multisala estivi in cerca di evasione. Doppio nastro rosso a ...Salt Lake City; ma i figli del demonio, una volta cresciuti, non si riconoscono più allo specchio.
commento di maurizio73film horror interessante, che non riesce a dare qualcosa di nuovo al genere e probabilmente nemmeno ci prova. Comparto tecnico di tutto rispetto per essere un'opera prima, mentre la storia scorre con qualche scivolone e troppo lentamente.
commento di lucasPrevitaliLei , abbastanza brava ,me la ricordavo dal sesto senso. Infatti ,il problema è il confronto.
leggi la recensione completa di IttennicoHorror godibile e ben raccontato.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiNon ci sono idee originali ne un approccio innovativo al genere, si percorrono strade conosciute tentanto di proporre al pubblico un film ben fatto e spaventoso.
leggi la recensione completa di Allep