Regia di John Carpenter vedi scheda film
Sorta di sequel-parodia a tratti IMBARAZZANTE! "Fuga da Los Angeles" pare essere un'accozzaglia per immagini tra Indiana Jones, Batman, James Bond, Rambo, Point Break, il fumetto e qualche film trash americano d'azione. Sceneggiatura e dialoghi (soprattuto nella seconda parte) scadenti e irritanti, con cadute di stile degne dei peggiori film con Segal. L'uso della computer grafica fa sorridere oggigiorno, ma è la cosa che meno mi ha irritato. Certo, qualcuno potrà insinuare che sia tutto voluto e cercato. Che Carpenter prende in giro se stesso e la macchina hollywoodiana, distruggendola e schernendola. Che il suo animo anarcoide fuoriesce con stile nel finale beffardo. Che con toni dissacratori critica la politica imperialista americana. Che utilizza consapevolmente facili stereotipi (vedasi il leader fotocopia di Guevara). Che sa di non poter raggiungere i livelli ottenuti con "Fuga da New York" e che dunque l'eccesso (parodistico) è l'unica via per soppiantare la potenza stilistica e la tensione di quella sua "vecchia" opera". Io rispondo: e allora? Chiaro che sia tuto voluto dal regista. Non è mica un pirla qualunque, Carpenter. Anche se credo che negli ultimi anni qualche colpo l'abbia perso (vedasi "Fantasmi da Marte").
Le cose si possono fare in 2 modi: bene o male; con intelligenza o con superfialità, per non dire banalità; con stile o maniera. Senza scomodare esempi del passato, cito un'opera dello stesso Carpenter: "Dark Star"; pellicola questa realizzata con pochi mezzi, intelligenza e con un sarcasmo (e un occhio beffardo) che non scadono mai nel banale e nel prevedibile. A parte qualche breve parentesi, "Fuga da Los Anegles" si rivela un'opera fiacca, scontata e tendente verso il trash del peggior cinema d'azione made in Hollywood.......Ah, già dimenticavo, sta proprio qui la forza del film.......TROPPO FACILE, Io non ci casco e francamente me ne infischio!
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