Regia di Christian Rivers vedi scheda film
Mosso dalla curiosità dell'ambientazione steampunk vista nel trailer, ho voluto dare una possibilità a questo "Macchine Mortali", soprattutto perchè era anche prodotto e scritto da Peter Jackson, il regista della saga del Signore degli Anelli e dello Hobbit. La credibilità del progetto perciò era abbastanza concreta, peccato che la sua realizzazione lasci alquanto a desiderare.
Il regista pupillo di Jackson, Christian Rivers, visivamente è riuscito magnificamente a rappresentare il worldbuilding di questo mondo post-apocalittico steampunk, dove regna l'anarchia delle città predatrici ovvero i trazionisti, che per sopravvivere costruiscono città mobili per poi catturarne altre. In contrapposizione a questo "darwinismo urbano" ci sono gli anti-trazionisti, che con un'alleanza hanno costruito un'enorme muraglia per vivere in pace e in modo sedentario in una valle fertile e ricca di risorse.
Il grande difetto del film dunque, non è tanto sulla rappresentazione visiva di questo mondo steampunk fuori dagli schemi, ma sull'approfondimento delle sue tematiche socio-politiche e i suoi relativi personaggi che vi abitano. La narrazione della pellicola infatti, risulta molto frammentaria ed eccessivamente noiosa in quanto non riesce a gestire in modo efficace la gestione dei suoi 3 atti.
Di conseguenza l'evoluzione e la caratterizzazione dei personaggi risulta insipida e superficiale, rendendo i protagonisti e i comprimari piatti ed eccessivamente dipendenti dagli eventi della storia. La mancanza di empatia sulle sorti degli eroi e la loro scarsa attrattività, non da perciò giustizia al soggetto geniale del libro che viene sprecato soprattutto anche attraverso i dialoghi, che risultano infantili se non addirittura cringe, rovinando il pathos del lungometraggio.
La regia risulta comunque molto ispirata soprattutto nei primi 5 minuti d'apertura del film che sono fenomenali e le scene d'azione non sono per niente banali. Menzione d'onore alla scena dove Londra sfruttando l'esplosione quantistica, fa implodere la muraglia dell'Alleanza degli anti-trazionisti.
Riassumendo, Macchine Mortali si presenta come un blockbuster steampunk visivamente spettacolare, ma con una sceneggiatura abbastanza infantile e fallace, complice il fatto di aver mal adattato il libro da cui hanno attinto, sacrificando gran parte della sua lore per adattarne alcuni suoi pezzi ai tempi del Cinema.
Un grande soggetto, un adattamento maldestro, un Mito smitizzato.
Voto 6
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