Regia di Christian Rivers vedi scheda film
La "Guerra dei 60 minuti" con l'utilizzo massivo di energia atomica ha sconnesso la crosta terrestre e condannato la razza umana alla quasi totale estinzione. Mille anni dopo, in un nuovo Medio Evo tecnologizzato, le città sono diventate semovibili e alla continua ricerca di nuove risorse, mentre il movimento degli Anti-Trazionisti lotta per un ritorno alla stanzialità e alla pace ....
La base dell'impianto narrativo è piuttosto originale rispetto alla fantascienza da me conosciuta e la capacità visionaria di questo nuovo futuro post-apocalittico molto interessante e ben realizzata grazie ad un uso spregiudicato degli effetti speciali.
Risultano peraltro incisive e spesso divertenti le considerazioni fatte dalla nuova civiltà su quella degli Antichi (che poi saremmo noi), tra cui il commento sulle merendine ("lo sai che i prodotti degli antichi non scadono mai").
Dove invece il film latita è nella storia di per sé, che ripete in maniera imbarazzante e in maniera favolistica una trama già immaginata mille volte e per di più distribuendo qua e là citazioni (?) da Star Wars a Terminator, da Matrix alle atmosferre di certi film di Terry Gilliam.
Ma il risultato finale è che dalla fantascienza si scivola nel fantasy e che dalla riflessione su un futuro dis-topico alla fine si cade nella lotta fra un Bene e un Male scolpiti così a tutto tondo in modo da poterci rassicurare tutti.
Del lavoro è particolarmente contento Philip Reeve, autore del romanzo da cui è stata tratta la pellicola, che pur fra modifiche di paersonaggi e situazioni ha riconosciuto lo spirito del suo libro e forse si immagina già l'avvio di una saga.
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