Regia di Malgorzata Szumowska vedi scheda film
A dirigere Un'altra vita è Malgorzata Szumowska, regista, sceneggiatrice e produttrice polacca. Nata a Cracovia il 26 febbraio 1973, la Szumowska si è laureata alla Scuola di Cinema di Lodz e già da studentessa ha visto i suoi lavori proiettati al Festival di Cannes e premiati in mezzo mondo. Happy Man, la sua opera prima, e Stranger, il film successivo, le hanno permesso di essere nominata agli EFA come "Miglior rivelazione dell'anno" mentre nel 2008 33 Scenes from Life le ha regalato un Pardo d'Argento al Festival di Locarno. Dopo aver lavorato come coproduttrice di Antichrist di Lars von Trier nel 2009, la Szumoska ha diretto nel 2011 Elles mentre nel 2013 con In the Name of, dramma sull'omosessualità tra i preti, ha vinto il Teddy Prize al Festival di Berlino. Il Festival tedesco le ha poi consegnato un Orso d'Argento alla regia nel 2015 per Corpi.
Protagonista principale di Un'altra vita nei panni di Janek è Mateusz Kosciukiewicz, noto per essere tra i protagonisti di opere come Walesa - L'uomo della speranza e 11 minutes. Già diretto dalla Szumowska in In the Name of, Kosciukiewicz racconta così la sua esperienza sul set: "Recitare in Un'altra vita mi ha permesso di ritornare alle radici della recitazione e a ciò che ho appreso mentre studiavo: allora mi interessava molto il teatro Grotowski e mi ponevo molte domande sulle diverse tecniche di recitazione o sulle maschere che indossiamo quando da attori ci caliamo nei panni dei personaggi. Per interpretare Jacek indosso per gran parte del film una "maschera" proprio come accadeva agli attori su un palcoscenico in tempi remoti. Ciò mi ha spinto prima di tutto a provare a capire cosa la maschera significasse sia per me sia per Jacek: il fatto che mi coprisse il volto, mi garantiva una sorta di protezione dall'esagerazione attoriale o dall'abuso delle espressioni".
La sorella di Jacek, l'unica che lo accetta dopo il trapianto facciale, è invece impersonata dall'attrice Agnieszka Podsiadlik. "Un'altra vita è una parabola allegorica, In tale microcosmo interpreto una donna - moglie e madre di due figli - che ha una relazione fondamentale con il fratello minore. I due si capiscono senza nemmeno bisogno di aprire bocca. Il mio personaggio capisce il bisogno di libertà del fratello, lo incoraggia a cambiare e lo invita a non dare importanza alle difficoltà, andando contro il resto della famiglia e il suo stesso marito", ha sottolineato l'attrice.