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Trama

Dopo aver perso il suo lavoro nel settore delle costruzioni, Christian trova una nuova occupazione come magazziniere in un mercato all'ingrosso, dove viene preso sotto l'ala protettiva di Bruno. Sincero e malinconico, quando conosce la misteriosa e sposata Marion, Christian vivrà con lei un amore delimitato dallo spazio del solo mercato, al di fuori del quale il loro sentimento è proibito.

Approfondimento

UN VALZER TRA GLI SCAFFALI: AMORE E MORTE AL SUPERMERCATO

Diretto da Thomas Stuber e sceneggiato dallo stesso con Clemens Meyer, Un valzer tra gli scaffali racconta la storia di come l'introverso Christian scopra l'amore, l'amicizia e un mondo del tutto nuovo e misterioso tra gli scaffali di un supermercato. Tutto ha inizio quando il ventisettenne Christian, perdendo dopo uno sfogo il suo lavoro in cantiere, comincia a lavorare come impiegato di magazzino in un grande supermercato. Si ritrova così immerso in un mondo a lui completamente sconosciuto, fatto di trambusto alle casse, di carrelli elevatori, di nuovi amicizie e di nuovi colleghi come Rudi, Klaus, Jürgen e Bruno. Quest'ultimo è colui che gli fa da mentore sul lavoro, insegnandogli come muoversi e come guidare il carrello elevatore.

 

Tra gli scaffali, Christian ha modo di conoscere Marion, la trentanovenne collega del reparto dolciumi. La macchinetta del caffè diventa il loro punto d'incontro, avvicinandosi l'uno all'altra. Per Christian tutto sembra procedere bene ma, dopo aver scoperto che la dolce Marion è sposata, ha un altro duro colpo che lo fa piombare nella disperazione: la donna non si presenta più al lavoro. Bruno gli rivela che Marion è in congedo per malattia e che suo marito, un vero idiota, è il motivo per cui non rientra al suo posto. Fortunatamente Christian può contare sul sostegno dell'amico, per cui le cose non è che vadano molto bene. Un giorno, poi, Marion torna al supermercato e viene collocata al reparto surgelati e Christian è felice di riaverla con sé ma una devastante notizia sconvolge tutti: Bruno si è impiccato nel fienile della sua fattoria. Ma la vita deve andare avanti per tutti...

 

Con la direzione della fotografia di Peter Matjasko, le scenografie di Jenny Roesler e i costumi di Juliane Maier e Christian Röhrs, Un valzer tra gli scaffali viene così raccontato dal regista in occasione della partecipazione del film in concorso al Festival di Berlino 2018: "Un valzer tra gli scaffali è l'adattamento di una storia breve di Clemens Meyer, un racconto che ho voluto adattare per il grande schermo già la prima volta in cui mi ci sono imbattuto: non potevo lasciar perdere l'idea di un giovane e solitario uomo che si ritrova a tuffarsi di notte tra i corridoi di un supermercato, in un mondo fatto di rampe di carico, sigarette fumate di nascosto durante il turno, incontri alla macchinetta del caffè, capireparto e strette di mano a fine turno. La storia di Meyer ha al suo interno un'immensa profondità e tragedia ma ha bisogno di pochi dettagli per animarsi e divenire viva. Molte cose rimangono non dette, le conclusioni spesso restano nell'aria. Il lettore e, grazie al film, lo spettatore ha bisogno di mettere insieme da solo i pezzi.

 

Amore e morte al supermercato. Marion, Bruno, Rudi, Irina, Klaus e gli altri personaggi non vanno al di là dei confini degli scaffali. Ciò che rimane è la consapevolezza che la comunità, il calore e un po' di felicità sono possibili solo tra i corridoi nel supermercato e non oltre".

Il cast

A dirigere Un valzer tra gli scaffali è Thomas Stuber, regista e sceneggiatore tedesco. Nato a Lipsia nel 1981, Stuber ha completato diversi corsi di formazione nell'ambito dell'industria cinematografica prendendo anche parte a uno stage sulla produzione con il produttore tedesco Jörg Winger. Dal 2002 in poi ha… Vedi tutto

Trailer

Commenti (10) vedi tutti

  • Ma che gioiello di film è "Un valzer tra gli scaffali" del tedesco Thomas Stuber, leggero e riflessivo, ellittico e profondo. L'amore è trattato per la pura bellezza che è : come un sentimento che scalda i cuori e colora le giornate. A prescindere da cosa accade e come accade tra chi lo scopre. Bravi Hüller e Rogowski, che si amano senza toccarsi.

    commento di Peppe Comune
  • Una storia minimalista con un protagonista tenero ed ermetico. Un po' lento ma da vedere.

    commento di Artemisia1593
  • Storie ambientate nel mondo del lavoro ce ne sono pochi e il regista e' stato bravo a tratteggiare i personaggi,peccato avrebbe potuto osare un po' di piu' sul rapporto sentimentale tra i due colleghi.....al limite del gelo,comunque da vedere.

    commento di ezio
  • è un film che non può non ispirare simpatia (o meglio, empatia). c'è molto amore verso i personaggi, peccato solo che Stuber sia un po' pedante. riprende la poetica di Aki Kaurismäki, a cui però hanno malauguratamente tolto il dono della sintesi.

    commento di giovenosta
  • Se le persone non trovano quello che desiderano, si accontentano di desiderare quello che trovano. (Debord, La società dello spettacolo).

    leggi la recensione completa di Kurtisonic
  • la solita cosa indecente, premiata da qualche parte

    commento di kahlzer
  • Un film dai toni tenui e deliberatamente fatto di piccole cose. Poesia e minimalismo create ad hoc. L'atmosfera è quella del cinema tedesco dell'est. Creato a tavolino o genuino slancio di un determinato modo di concepire il cinema? L'idea dell'esercizio di stile fine a se stesso è, secondo me, comunque nell'aria...

    commento di la criticona
  • Un film tenero fra ferraglie e merci che di tenero non hanno nulla, fa pensare, abitua all’attesa di qualcosa, due ore e cinque minuti passano e sembra che non accada niente, in realtà sta accadendo tutto, è accaduto tutto.Nel silenzio, così si può sentire il rumore del mare.

    leggi la recensione completa di yume
  • A me è piaciuto molto. Temi come la solitudine, l'amicizia, l'amore trattati con grande delicatezza.

    commento di nds
  • Un film sofisticato, sia dal punto di vista musicale che intellettuale. Troubles comes knocking, i guai vengono bussando, ci narra un altro pezzo strepitoso che puntella e anima tutta la storia. L’eleganza del nulla, del vuoto. Varie piccole vite, di Bruno, di Marion, la depressione in Germania e in tutta Europa.

    leggi la recensione completa di gaiart
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yume di yume
8 stelle

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Nel mese di febbraio questo film ha ricevuto 7 voti
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Camice, manica destra, manica sinistra, cartellino, taglierino, carrello, pallet, caffè; poi di nuovo fino a farci inculcare i riti della normalità che si trasforma in qualcosa di così vicino al reale che finisce per creare un senso di familiarità che concede l’ambientazione perfetta a cui ci si abitua fin da subito.   Attraverso l’utilizzo di…

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Uscito nelle sale italiane l'11 febbraio 2019
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gaiart di gaiart
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Un valzer tra gli scaffali   Non vale la pena dire troppo in film del genere. Più si dice e meno poetici si diventa; è molto meglio lasciar parlare le piccole scene, i piccoli scambi di parole, i grandi momenti musicali di questa intensa pellicola.   Come in una colonia lunare, con gli stessi toni di grigio e ombre, il supermercato all'ingrosso in cui è…

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Sandra Hüller, Franz Rogowski
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