Regia di Costa-Gavras vedi scheda film
Chiaro di donna ambientato in una plumbea Parigi la storia di un incontro casuale tra Romy Schneider ed Yves Montand, il film più intimista e sentimentale di Costa Gavras, risulta troppo glaciale e freddo e non emoziona, in ogni caso merita una visione.
Chiaro di donna Francia Italia Germania Ovest 1979 la trama: Michel in accordo con la moglie gravemente malata Yannie si allontana dal domicilio coniugale per permettergli di suicidarsi, per mettere fine si suoi tormenti causati da un male incurabile. Michel ha un aereo in partenza destinazione Caracas in Venezuela, ma incidentalmente incontrerà una donna Lydia anche lei con un grande dolore, ha perso a causa di un incidente stradale mortale il marito e la figlia. La recensione: Constantin Costa Gravas trae spunto da un romanzo di Romain Gary e gira un film intimista e fortemente drammatico fuori dalle sue corde e dal suo stile, lui abile regista di film di denuncia a sfondo politico, un’opera chiaramente minore nella sua potente filmografia, rimane comunque un film apprezzabile ambientato in una Parigi plumbea fotografata in modo ineccepibile, film raffinato che si avvale di due protagonisti eccellenti come Yves Montand e Romy Schneider, che ci offrono un’interpretazione di alta qualità e solido professionismo. Il punto forte sono i dialoghi in questo film scarni, ma efficaci ed esprimono il male di vivere e la difficoltà di andare avanti, quando si è colpiti negli affetti più cari, adeguata la musica di Jean Musy inserita nel contesto in modo armonico e con un tocco delicato,Il film in ogni caso rimane freddo e cerebrale oserei dire glaciale e non decolla mai. Molto azzeccati in ogni caso i personaggi di secondo piano, il nostro Romolo Valli originale addestratore di cani ed anche brillante quello di Sonia una grottesca dama russa interpretata da Lila Kedrova, in una piccolissima parte il nostro Roberto Benigni che interpreta un barman poche battute, ma già si intravede il suo talento comico. Chiaro di donna è la storia di un incontro casuale tra due esseri soli e disperati tra Romy Schneider la bella sconosciuta ed Yves Montand dura un giorno e termina all’alba, si conoscono, si amano e si lasciano, con l’intento di incontrarsi di nuovo più avanti nel tempo, un dramma minimalista, uno studio sulla solitudine, la perdita e la rimozione del dolore, girato da Costa Gavras con l’intenzione di alleggerire il dramma, con momenti umoristici per spezzare la tensione, il risultato finale rimane un film algido, che però emoziona poco e non commuove, troppo freddo e glaciale, nonostante la buona alchimia tra i due protagonisti voto 6.5 Interpreti e personaggi Yves Montand: Michel Romy Schneider: Lydia Lila Kedrova: Sonia Heinz Bennent: Georges Romolo Valli: Galba Roberto Benigni: barman Gabriel Jabbour: Sacha
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