Regia di Graziano Diana, Giancarlo De Cataldo vedi scheda film
Documentario su Sandro Pertini, figura altamente carismatica dalla vita travagliata, forse il Presidente della Repubblica italiana più amato di sempre.
Graziano Diana – sceneggiatore di lungo corso e già regista di qualche fiction a carattere civile – e Giancarlo De Cataldo – magistrato e sceneggiatore – raccontano la vita di Sandro Pertini in un documentario per la tv di Stato ispirato a un libro (Il combattente) di De Cataldo; il risultato è a dir poco interessante: sicuramente un’ora e un quarto ben spesa. La figura ormai mitologica del Presidente partigiano, che subì l’umiliazione del carcere e del confino da parte dei fascisti, dello statista tutto d’un pezzo e intransigente, ma sempre profondamente umano, è ricostruita con cura in questo lavoro che pesca a piene mani dagli archivi Rai e propone qualche contributo realizzato ad hoc, comprese interviste a Gad Lerner, Eugenio Scalfari, Antonello Venditti e Dino Zoff, che ricorda quella partita a scopa sul volo di ritorno dalla Spagna nell’estate del 1982, con la coppa del mondo a fianco. Che non si tratti di un documentario grigio, compilativo o meramente istituzionale, cioè troppo rigido o formale, si capisce già dal primo fotogramma: sui titoli di testa scorrono infatti le note di un pezzo degli Skiantos (!), Babbo rock, registrato nel 1980 ma rimasto inedito fino al 2005; nel corso del lavoro compaiono altre canzoni ispirate da Pertini e una serie di vignette di Andrea Pazienza con protagonista il Presidente. Davvero ben fatto: varietà di contenuti, precisione degli stessi, ritmo. 6,5/10.
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