Regia di Bonifacio Angius vedi scheda film
"Ovunque Proteggimi" è bel cinema italiano, di quelli rari, che per ottenere un po' di visibilità è finito nel calderone in streaming di Amazon Prime. Questo è il destino, purtroppo, di chi cerca di fare ancora del Cinema di qualità in Italia. Ben venga, comunque, la possibilità di esser fruito in questo modo, piuttosto che morire nel nulla. Angius, regista sardo di grande talento, dopo l'ottimo "Perfidia", 2014, si ripete in un film ancora una volta limitrofo, scolpito su due personaggi "borderline" nella Sardegna di oggi. Due attori magnifici, Alessandro Gazale e Francesca Niedda, li impersonano con grande forza e grande realismo, in un rapporto nato fra problemi di alcolismo e solitudine, Alessandro, e malattia psichiatrica (forse) per Alessandra. L'incontro fra i due avviene in un reparto psichiatrico, da dove comincia una storia on the road, secca e mai retorica, disperata e blues, già destinata, chissà, alla sconfitta, come il trend di queste vite suggerisce. Tutto funziona molto bene, non c'è mai una parola di troppo o un'immagine fuori luogo, una furberia o il morbo della televisione: qui dentro si respira vita vera, si entra subito in empatia con i personaggi, specialmente, per quel che mi riguarda, con Alessandro. E sullo sfondo, il paesaggio sardo, quasi una terra di frontiera, quasi se ci trovassimo a Laredo, sul confine con il Messico e non in un'isola. Gran film, molto intenso, che sottolinea ancora una volta come Angius sia uno dei nostri talenti maggiori, che nella mediocrità di questa Italia farà sempre più fatica a farsi notare. Da vedere.
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