Regia di Bonifacio Angius vedi scheda film
TFF 36 - FESTA MOBILE
L'amicizia ed il tradimento: Alessandro è un gigantesco bambino irresponsabile di cinquantanni: un adulto immaturo, irrisolto, che si trova quasi anziano a vivere con la vecchia madre vedova, cercando di non vivere solo erodendo la sua pensione, grazie al canto: gira infatti con la sua band poco più che improvvisata, per le feste di paese cantando pezzi tradizionali sardi, accompagnato da due musicisti non professionisti, uno dei quali lo scarrozza pure da quando gli hanno tolto la patente per guida in stato di ebbrezza.
Il giorno in cui l'anziano mite collega gli comunica la necessità di ritirarsi per problemi personali, e poi lo tradisce nel più vigliacco dei modi, Alessandro si rituffa in uno dei suoi vizi: il bere (l'altra dipendenza è il gioco d'azzardo, devasto incontenibile che lo ha portato all'indigenza).
Quando una notte la madre gli rifiuta una somma necessaria per fare il guappo con tre ventenni ubriache, l'uomo dà il escandescenza e spacca tutta casa, fino ad essere arrestato dai Carabinieri e condotto in una clinica psichiatrica.
Qui incontra l'altrettanto sbalestrata e matta Francesca, trentacinquenne simpatica ed ironica, piena di vita quanto scombussolata, sfortunata e disorganizzata a tal punto da aver perso la custodia del proprio figlio bambino.
Partirà con lei per ritrovarlo, trovandosi a rapirlo e a fuggire braccato dalle forze dell'ordine, fuorilegge inseguito ed accerchiato, ma per una volta pienamente convinto di agire per una giusta causa e per amore di una persona più disadattata e sconvolta di lui.
Funziona, il road-movie sardo di quel Bonifacio Angius che diede ottima prova di sé qualche anno fa in Concorso a Locarno. Non bene, certo, come questo suo notevole noir precedente; ma Ovunque proteggimi si fa forte di due personaggi vivi, pieni di luci ed ombre che li rendono perfetti per un racconto cinematografico incalzante che sa entrare nel cuore e nella mente dello spettatore, restando saldamente legato alla sua dimensione territoriale circoscritta e definita.
Valida la prova dei due attori protagonisti, Alessandro Gazale già conosciuto in Perfidia e l'ottima, positivamente straripante ed incontenibile Francesca Niedda.
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