Alessandro indossa la sua camicia porta fortuna, nera, luccicante, una bomba. Non li sente i suoi cinquant'anni. Come tutti i sabato notte, è pronto a far mattina al Blu Star Disco. E quando all'alba, si vede rifiutare da mamma i duecento euro che gli servono per fare il gradasso con delle ragazzine, Alessandro perde la testa. Spacca i vetri delle finestre, rompe i vasi, tira pugni al muro e, nella foga, si appende al parapetto del balcone, minacciando di buttarsi giù. Dopo una vita sprecata davanti a una slot-machine, a pontificare sbronzo dalla mattina presto, e sperare nella fortuna di un gratta e vinci, Alessandro non avrebbe mai immaginato che l'amore potesse tornare a fargli visita, soprattutto in un reparto di psichiatria, in mezzo a una masnada di uomini e donne, di matti veri, finti, di medici, infermieri, grida e silenzi angoscianti. È qui, che infatti incontra Francesca, una giovane che deve averne passate tante e di cui si innamora di colpo.
Prima parte piuttosto noiosa, decolla un po' nella seconda metà soprattutto quando la colonna sonora sottolinea un po' meglio i momenti di pathos. Peccato per le battute biascicate e quindi incomprensibili. Ci volevano i sottotitoli
Due anime in pena,un uomo e una donna dalla vita spiantata su un buon road movie con situazioni al limite del credibile e uno sfondo non certo da cartolina della Sardegna.
L’epopea di un musicista alcolizzato e il suo incontro con una donna disadattata alla quale hanno tolto la custodia del figlio. Ben strutturato - anche se privo di guizzi eclatanti - film del regista Bonifacio Angius, che della sua Sardegna ci ridà un’immagine ancora arcaica e primordiale. Voto 6,5/10.
Il regista sardo Angius ci racconta che i suoi film sono innazitutto ricerche sui personaggi. Lui non ritrae storie, ma anime. E con Ovunque proteggimi ci riesce bene. Gli attori sono molto naturali, la sceneggiatura ben scritta, la fotografia buona, il tutto risulta intenso e vero.
TFF 36 Festa Mobile.
Le due parole troneggiano sulla plancia del pick up incise su una di quelle targhette “mistiche” tanto in voga negli anni 60/70: “Ovunque Proteggimi”!
E in effetti Alessandro avrebbe proprio bisogno di protezione, in particolare nei confronti di se stesso!
E’ emozionante quando, prima della proiezione di un film, sul palco viene… leggi tutto
Il regista sardo Angius ci racconta che i suoi film sono innazitutto ricerche sui personaggi. Lui non ritrae storie, ma anime. E con Ovunque proteggimi ci riesce bene. Gli attori sono molto naturali, la sceneggiatura ben scritta, la fotografia buona, il tutto risulta intenso e vero.
Sarà forse dovuto al fatto che in scena c'è la moglie, gli amici e parenti, quindi un cast ben… leggi tutto
Il disagio interiore e psichico se ne frega di Spinoza, secondo cui la libertà non consiste nel fare quello che ci pare. Provate a spiegarlo ad Alessandro, un cantante della tradizione sassarese che sbarca il lunario nelle piazze e ha un debole per il bicchiere. Quando supera la soglia occorre chiamare la polizia e solo un ricovero psichiatrico può riportarlo nei binari della…
Film più che discreto, realismo puro. A tratti un po’ pesante, lento. Ma l’ancora giovane regista Bonifacio Angius (premiato a Locarno nel 2014 per il suo primo lungometraggio, Perfidia) sa come dare la scossa e con tre-quattro scene energiche e urlate, piazzate al momento giusto, fa sì che lo spettatore non lasci perdere.
Ambientato nella sua Sardegna, bella ma…
Alessandro (Alessandro Gazale) è un cantante di musica popolare sarda. Riscuote un discreto successo con le sue serate in giro per i paesi e i locali. Ma è un alcolizzato perso e questo ne limita il talento artistico e ne incattivisce il carattere. Arrivato al culmine di una delle sue crisi peggiori, viene portato in un centro di recupero. Qui conosce Francesca (Francesca…
"Ovunque Proteggimi" è bel cinema italiano, di quelli rari, che per ottenere un po' di visibilità è finito nel calderone in streaming di Amazon Prime. Questo è il destino, purtroppo, di chi cerca di fare ancora del Cinema di qualità in Italia. Ben venga, comunque, la possibilità di esser fruito in questo modo, piuttosto che morire nel nulla. Angius,…
TFF 36 Festa Mobile.
Le due parole troneggiano sulla plancia del pick up incise su una di quelle targhette “mistiche” tanto in voga negli anni 60/70: “Ovunque Proteggimi”!
E in effetti Alessandro avrebbe proprio bisogno di protezione, in particolare nei confronti di se stesso!
E’ emozionante quando, prima della proiezione di un film, sul palco viene…
Alessandro ha seri problemi con l’alcool, e questo gli causa la rottura con il gruppo musicale con cui canta da 20 anni. L’ennesimo sfogo distruttivo in casa lo porta all’ospedale dove sosterà qualche giorno, e dove incontrerà una donna con problemi di tossicodipendenza alla quale è stato sottratto il figlio dai servizi sociali. Insieme decidono di darsi…
TFF 36 - FESTA MOBILE L'amicizia ed il tradimento: Alessandro è un gigantesco bambino irresponsabile di cinquantanni: un adulto immaturo, irrisolto, che si trova quasi anziano a vivere con la vecchia madre vedova, cercando di non vivere solo erodendo la sua pensione, grazie al canto: gira infatti con la sua band poco più che improvvisata, per le feste di paese cantando pezzi…
C'è già aria di Natale al cinema. Non tanto per il primo film della lista, l'omaggio a Freddy Mercury che piacerà tanto ai fan dei Queen e che sarà in ben 670 sale, quanto per la presenza…
Il regista sardo Angius ci racconta che i suoi film sono innazitutto ricerche sui personaggi. Lui non ritrae storie, ma anime. E con Ovunque proteggimi ci riesce bene. Gli attori sono molto naturali, la sceneggiatura ben scritta, la fotografia buona, il tutto risulta intenso e vero.
Sarà forse dovuto al fatto che in scena c'è la moglie, gli amici e parenti, quindi un cast ben…
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Commenti (5) vedi tutti
Prima parte piuttosto noiosa, decolla un po' nella seconda metà soprattutto quando la colonna sonora sottolinea un po' meglio i momenti di pathos. Peccato per le battute biascicate e quindi incomprensibili. Ci volevano i sottotitoli
commento di Artemisia1593Storia assai pesante da seguire ma bene Recitata.voto.5.5.
commento di chribio1Due anime in pena,un uomo e una donna dalla vita spiantata su un buon road movie con situazioni al limite del credibile e uno sfondo non certo da cartolina della Sardegna.
commento di ezioL’epopea di un musicista alcolizzato e il suo incontro con una donna disadattata alla quale hanno tolto la custodia del figlio. Ben strutturato - anche se privo di guizzi eclatanti - film del regista Bonifacio Angius, che della sua Sardegna ci ridà un’immagine ancora arcaica e primordiale. Voto 6,5/10.
commento di alexio350Il regista sardo Angius ci racconta che i suoi film sono innazitutto ricerche sui personaggi. Lui non ritrae storie, ma anime. E con Ovunque proteggimi ci riesce bene. Gli attori sono molto naturali, la sceneggiatura ben scritta, la fotografia buona, il tutto risulta intenso e vero.
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