Regia di Pipolo (Giuseppe Moccia) vedi scheda film
Apoteosi del demenziale non sempre volontario, questo Panarea: perchè sicuramente la storia - ammesso che una realmente ci sia - e le caratterizzazioni hanno il preciso intento di ridicolizzare la gioventù italiana di fine millennio ed i suoi riti barbari di svago, ma la regia inesistente, la direzione disastrosa degli attori (o di chi dovrebbe esserlo, perchè Alessia Merz o Hoara Borselli non potrebbero essere più lontane di così dall'idea di 'recitare'), certi dialoghi intrisi di luoghi comuni, le banalissime storielle d'amore che si intrecciano esaltandosi in un mix fra melensaggine e tamarraggine (occhio, perchè gli anni '80 grazie a dio sono finiti da un bel pezzo) non fanno altro che attirare ulteriori risate di scherno da parte del pubblico. Si ride con Panarea, ma soprattutto di Panarea, ultima regia di Pipolo, con la collaborazione di Castellano solo per la sceneggiatura, nella quale riesce a trovare spazio anche la firma dell'ennesimo figlio di papà, Lorenzo Castellano: per lui da qui in avanti ci sarà una carriera spianata di autore televisivo, alla faccia di chi sa fare un mestiere e crede ancora nella meritocrazia. Guido Nicheli, il più noto volto di cummenda del cinema trash nostrano, è l'unico nome degno di nota del cast, e pure compare brevemente solo ad inizio e fine pellicola; nel cast un grumo di belle topone e di maschioni muscolosi, con necessaria esposizione di pettorali su entrambi i versanti, maschile e femminile (interessanti, ma solo a titolo di curiosità poichè minuscole, le tette della Merz). Insulsaggini per un'ora e mezza, da fare invidia ai Vanzina; anche se questi ultimi (figli di papà, guarda un po') credono di offrire un ritratto impietoso della nostrana realtà, mentre qui Castellano e Pipolo calcano evidentemente la mano sulla parodia e sull'ironia, cercando di farci ridere dei personaggi del film, ma ottenendo invece soltanto di farci ridere di loro due e del loro concetto di 'cinema'. 1/10.
Sull'isola di Panarea, nelle Eolie, l'estate scorre frenetica fra discoteche, feste in piscina e soprattutto innumerevoli tentativi di abbordaggio. Molti dei quali riescono.
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