Regia di E. B. Clucher (Enzo Barboni) vedi scheda film
Lo "spaghetti-western" era già al tramonto della sua fulminea,intensa e breve vita, e dopo due film di "rodaggio" come "La collina degli stivali" e "I quattro dell'Ave Maria", il regista Enzo Barboni pensò bene di aumentare la parte farsesca delle avventure del grosso e barbuto Bud Spencer e dello scattante e biondo Terence Hill, creando uno dei più notevoli successi italiani di tutti i tempi, vendutissimo anche all'estero, richiamante telespettatori ad ogni passaggio sui canali tv, e amatissimo dai fans che ne citano le battute a memoria. Troppo incenso forse? Può darsi, ma rispetto ad altri titoli di successo della coppia Spencer-Hill c'è da dire che questo presenta una sceneggiatura comunque di una certa efficacia, che le scazzottate non rappresentano il solo momento "topico" della pellicola, che funziona anche per un umorismo lapidario sfoggiato dal duo, e certi rimandi alla commedia all'italiana sono rintracciabili nei dialoghi e nelle situazioni. Seguito l'anno dopo dal quasi omonimo "...Continuavano a chiamarlo Trinità" che, se possibile, incassò anche qualcosa in più, inserendosi tra i film che rimanevano in cartellone nelle prime visioni oltre tre mesi. Bei tempi...
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