Regia di Mike Leigh vedi scheda film
Mike Leigh è, secondo me, uno dei tre o quattro maggiori registi viventi. Ancora meglio di Ken Loach sa coniugare l'approfondita analisi delle psicologie dei suoi personaggi con la descrizione degli sfondi urbani e degli ambienti, spesso semplici e cadenti, quando non degradati (come, per esempio, nello stupendo TUTTO O NIENTE). Qui, probabilmente, eccede nel melodramma, rappresentato dalla recitazione eccessivamente caricata di Brenda Blethyn, a mio parere sopravvalutata per questa prova. L'attrice inglese, forse non aiutata dal doppiaggio italiano, esagera con piantini e risolini, fornendo il sospetto di manierismo recitativo. Per il resto, però, bisogna dire che il cinema di Leigh sa emozionare anche quando mette in campo elementi volutamente patetici. In SEGRETI E BUGIE inserisce, per fortuna del contesto, alcuni fattori d'equilibrio che riescono a controbilanciare la spinta "negativa" degli altri. In particolare, la forza calma di Maurice e Hortense fa da contrappeso alla spinta negativa rappresentata soprattutto da Monica (incattivita dall'impossibilità di avere figli) e Roxanne (resa caratteriale dall'assenza di un padre e dalla convivenza forzata con una madre isterica e lagnosa). Ma anche la protagonista femminile rischia di fungere da elemento perturbante, con quella sua logorrea dovuta al bisogno di manifestare un affetto che sente di non avere mai ricevuto: anche le sue relazioni "amorose" si sono risolte in due gravidanze con altrettanti abbandoni da parte dei compagni occasionali. La scena in cui tutti i nodi vengono al pettine è forse un po' forzata, risolvendosi in una specie di tempestoso gioco al massacro, ma dà modo anche al paziente Maurice di tirare finalmente fuori il piccolo rospo che covava dentro e che lo rodeva: "Ecco fatto. L'ho detto. E dov'è il fulmine dal cielo?" esclama sollevato. Grandissimo l'apporto di Timothy Spall, uno dei miei attori preferiti, forse il miglior "attore grasso" in circolazione.
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