Regia di Mike Leigh vedi scheda film
Un'ottima pellicola, premiata con il Leone d'Oro a Cannes nel '96, che disvela con freddo cinismo come segreti e bugie familiari, quando vengono accumulati e nascosti sotto il tappeto nel corso degli anni, finiscano poi per esplodere e rompere tutti i fragili equilibri fino ad allora costruiti faticosamente
Quando la polvere sotto il tappeto è tanta da impedirne quasi il calpestio, è segno che prima o poi la situazione sfuggirà di mano e creerà sconvolgimenti nella tranquilla routine familiare. E' quello che avviene in quest'ottima pellicola di Mike Leigh del '96, Palma d'Oro a Cannes, che scandaglia impietosamente una tranquillità solo apparente di una famiglia inglese dove tutti, più o meno, hanno gli armadi pieni di scheletri. Quando una ragazza mulatta, alla ricerca della madre naturale, farà ingresso in questo tranquillo mondo familiare, nulla sarà più come prima. Un film che vira spesso dall'intimismo semi-depressivo al dramma più spinto, con attori in stato di grazia ed una capacità da parte di Leigh di affondare il coltello nella piaga con gradualità e sapiente scelta dei tempi scenici, fino ad un finale che non si dimentica facilmente.
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