Regia di Marcel Gisler vedi scheda film
71 CANNES FESTIVAL 2018 - SÉANCE SPÉCIALE "COUP DE COEUR" pour CANNES CINÉPHILES
Il film che sdogana l'ultimo tabù, ancora davvero un tabù: l'omosessualità sul campo di calcio. La storia non racconta alcunché di veramente nuovo, tutt'altro, e la messa in scena, corretta ma convenzionale, discorsiva e sin troppo raccontata, non lascia spazio a sorprese alcune, votata come sceglie di aprirsi ad un pubblico indistinto, puntando a minimizzare le scene calde con un repertorio soft da film adolescenziale.
Ma fin qui poco male, perché Mario ha appunto il merito di infrangere ufficialmente un tabù che anche statisticamente risulta poco credibile: l'outing omosessuale ha riguardato ogni settore, disciplina, sport e ambiente lavorativo, tranne l'ultimo mondo calcistico, quello in cui il business fa girare somme tali ed ingaggi pubblicitari tali per cui certe rivelazioni su eventuali preferenze sessuali particolari di campioni assoluti, sarebbe rovinosa.
Da quel punto di vista pertanto, un film coraggioso, in cui lodevole appare la prestazione del biondo e piuttosto noto giovane attore che impersona Mario, Max Hubacher (visto di recente dell'ottimo The captain di Robert Schwentke) campione in erba ed in ascesa, costretto a decidere se andare incontro alle esigenze del cuore, dopo essersi innamorato del suo avvenente compagno di appartamento, promessa calcistica almeno quanto lui, o concentrarsi sulla carriera ad un passo dalla svolta. In regia quel Marcel Gisler di Rosie e di Electroboy, tecnicamente migliori di questo, pur se di argomento meno scottante.
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