Regia di Christopher Riley vedi scheda film
Doc. BBC sulla vita, l'opera e la figura del fisico Richard Feynman: dall'approccio innovativo alla QED all'attività didattica e divulgativa, dal Progetto Mahnattan al Premio Nobel, dalla passione per il bongo a quella per il disegno a mano libera. Su tutto la grande umanità di un pensatore controcorrente che insegnava scienza e predicava l'amore.
Documentario BBC di 60 minuti scarsi sulla vita, l'opera e la figura del matematico e fisico newyorkese Richard Feynman: dall'approccio innovativo all'elettrodinamica quantistica all'attività didattica e divulgativa, dalla partecipazione al Progetto Mahnattan al Premio Nobel, dalla passione per il bongo a quella per il disegno a mano libera. Su tutto la grande umanità di un pensatore controcorrente che insegnava la scienza e predicava l'amore.
In un documentario BBC dal montaggio originale e articolato, Christopher Riley ripercorre con la usuale competenza tecnica le tappe salienti della vita e dell'opera di Richard Feynman: uno dei più grandi scienziati e pensatori del XX secolo. Fisico poliedrico e genio sinestetico tra i fondatori dell'elettrodinamica quantistica (famosi i suoi diagrammi sulle interazioni fondamentali) , divulgatore appassionato, didatta insuperabile (suo un famoso corso di fisica: The Feynman Lectures on Physics), pioniere dell'atomica nel Progetto Mahnattan e Premio Nobel nel 1965; ma soprattutto una personalità eccentrica e fuori dagli schemi, insofferente all'ottusità delle regole e del senso comune, dotato di uno spiccato talento artistico (suonatore di bongo e disegnatore a carboncino) e di una grande umanità che lo rese famoso presso i suoi numerosi studenti ed il più vasto pubblico delle sue pubblicazioni editoriali (Surely You're Joking Mr. Feynman) e delle sue comparsate televisive. In pratica una figura assolutamente 'speculare' all'omologo genio sovietico Lev Davidovic Landau, comprese le origini ebraiche, la personalità dissacrante, il fascino esercitato sulle donne, il Premio Nobel, il corso di fisica (l'enciclopedico Landau-Lifsic), l'amore dei discepoli e la partecipazione (sempre sul versante matematico-computazionale) al programma atomico del proprio paese con il quale si trasse d'impiccio dalle pericolose attenzioni speciali che la Ceka riservava per lui: con un provvidenziale e significativo interesse in comune per lo sviluppo della teoria della superfluidità che lo stesso Feynman riconosce a Landau in una famosa missiva indirizzata ad una cugina pur non avendo mai incontrato lo scienziato azero. Storie che si incrociano sullo sfondo di una suddivisione geopolitica dei blocchi contrapposti e di cui Riley non fa menzione in un documentario che si concentra esclusivamente sulla figura di un uomo, padre, marito e scienziato i cui interessi spaziavano dalla fisica alla biologia, dall'informatica alle nanoteconlogie, attraverso interviste al protagonista, alla sorella Joan (pure lei astrofisica), ai figli Carl e Michelle, ai numerosi colleghi e collaboratori oltre che nei suggestivi filmati di repertorio e nelle massime del suo autore che ricapitolano emblematicamente il pensiero e la filosofia di vita di un genio che odiava le uniformi (sia quelle vendute dal padre, sia quelle dei generali con cui collaborò durante i lavori per la commissione Rogers sul disastro del Challenger, di cui contribuì a scoprire le cause), che difendeva strenuamente la intrinseca falsificabilità del metodo scientifico (la migliore teoria non è la più elegante, ma quella non smentita dai fatti) e che pur attraversando da protagonista assoluto il proscenio scientifico del XX secolo era sempre disposto a non prendersi mai sul serio.
"Dica a suo figlio di rinunciare a riempirsi la testa con la scienza; riempire il suo cuore d'amore sarebbe sufficiente!"
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