Regia di David Oelhoffen vedi scheda film
A dirigere Close Enemies - Fratelli nemici è David Oelhoffen, regista e sceneggiatore francese. Nato a Ferrol, in Spagna, nel 1968, Oelhoffen comincia a lavorare presto nel mondo della produzione cinematografica e già nel 1996 il suo nome circola negli ambienti festivalieri grazie al suo cortometraggio Le Mur. Occorreranno undici anni prima che nel 2007 riesce a portare a termine il suo primo lungometraggio, Nos retrouvailles, che ha trovato accoglienza alla Semaine de la Critique del Festival di Cannes.
Nel 2013, Oelhoffen ha firmato la sua opera seconda: Loin des hommes, liberamente ispirato a un'opera di Albert Camus e in concorso al Festival di Venezia 2014. Close Enemies - Fratelli nemici è il suo terzo film da regista. Da sceneggiatore, invece, ha legato il suo nome a titoli come L'Affaire SK1, Dans les forêts de Sibérie, Du soleil dans mes yeux e Sauver ou périr.
Protagonisti di Close Enemies - Fratelli nemici nei panni del poliziotto Driss e del trafficante Manuel vi sono gli attori Reda Kateb e Matthias Schoenarts. A spiegare la scelta dei due è lo stesso regista: "Con Reda Kateb si è creata una profonda alchimia dopo aver girato Loin des hommes. Abbiamo viaggiato molto insieme e abbiamo avuto occasione di parlare approfonditamente e di conoscerci. La sceneggiatura di Close Enemies - Fratelli nemici è evoluta alla luce delle nostre conversazioni: l'ho scritta immaginandolo già nella parte di Driss, con cui ha qualcosa in comune: la tensione che si crea in qualcuno che vuole essere preso in considerazione solo per le sue qualità ma che è costretto (in maniera diversa, ovviamente) a fare i conti con le proprie origini nordafricane. Se Reda è riuscito a costruirsi la propria libertà, migliaia di altri giovani non arrivano mai a liberarsi dell'etichetta che si portano appresso per essere nati in uno specifico posto, proprio come accade al personaggio di Driss, che accetta la promozione nell'Antidroga per mostrare quanto vale dal momento che sa come muoversi nell'ambiente delle periferie e del narcotraffico.
Gli ho opposto Matthias Schoenarts per due ragioni: è uno degli attori più bravi della sua generazione e ha un fisico imponente. Per me, Driss e Manuel sono quasi gemelli. Li vedo come le due facce della stessa moneta. Manuel si è adattato a una vita violenta, si impone sugli altri ma la sua identità si basa su falle che gradualmente vengono alla luce. Cresciuto da solo, ha trovato rifugio in un clan di marocchini e lì si è integrato alla perfezione, nonostante le sue diverse origini.
Sebbene con gli anni abbiano forgiato una profonda ostilità, nel rivedersi Driss e Manuel avranno modo di rinverdire la loro amicizia passata. Driss scoprirà ad esempio che Manuel lo ha sempre difeso quando ha lasciato la città e che lo ha sempre tenuto vivo nei suoi ricordi. Manuel, invece, capirà come Driss voglia aiutarlo veramente.
Ai due ho poi affiancato l'attore Adel Benchérif, noto per aver preso parte a Il profeta di Audiard, nei panni di Imrane, l'amico e socio di Manuel, e il rapper Fianso (il cui vero nome è Sofiane Zermani) al suo debutto cinematografico in quelli di Fouad".