Trama
Nati e cresciuti in una periferia in cui domina la legge del narcotraffico, Driss e Manuel erano come fratelli. Da adulti, hanno però preso strade opposte: Manuel ha scelto di abbracciare la vita da delinquente mentre Driss ha cambiato ogni aspetto della sua esistenza, divenendo poliziotto. Quando il più grande affare di Manuel va terribilmente storto, i due uomini si incontrano nuovamente e si rendono conto di avere bisogno l'uno dell'altro per sopravvivere nei rispettivi mondi.
Approfondimento
CLOSE ENEMIES - FRATELLI NEMICI: ALLA RICERCA DEL PROPRIO IO
Diretto e sceneggiato da David Oelhoffen, Close Enemies - Fratelli nemici racconta la storia di Manuel e Driss, due uomini tra loro molto diversi che sono cresciuti come due inseparabili fratelli nella stessa città. Con il passare degli anni, le differenti scelte di vita hanno portato Manuel a divenire il capo di un traffico di droga e Driss a diventare poliziotto. Quando quest'ultimo ottiene una promozione nella Squadra Antidroga, il suo ritorno sconvolgerà ogni equilibrio e metterà Manuel in pericolo.
Con la direzione della fotografia di Guillaume Deffontaines, le scenografie di Stéphane Taillasson, i costumi di Anne-Sophie Gledhill e le musiche di Superpoze, Close Enemies - Fratelli nemici viene così raccontato dal regista in occasione della partecipazione del film in concorso al Festival di Venezia 2018: "Ho un amico avvocato che vanta tra i suoi clienti diversi trafficanti di droga molto importanti. Ho pensato che sarebbe stato interessante incontrarli per capire come organizzano concretamente le loro esistenze. La maggior parte di loro ha accettato di parlarmi ed è stato lampante il divario tra l'idea che abbiamo della vita del criminale e la realtà di questa, fatta di attese, paure e anche storie d'amore. Ciò mi ha spinto a voler conoscere la prospettiva che hanno i poliziotti che si occupano di antidroga.
Mentre il progetto di Close Enemies - Fratelli nemici prendeva piede nella mia testa, sono stato chiamato a cosceneggiare L'Affaire SK1, un film su Guy Georges, il primo serial killer francese, realizzato da Frédéric Tellier. La storia di Georges mi ha permesso di entrare in contatto con le istituzioni e le autorità, lasciandomi capire la durezza del loro lavoro e creando contatti inaspettati. A quel punto, avevo una visione piuttosto unica sul narcotraffico, visto sia dai trafficanti sia dai poliziotti: non mi restava che mettermi a scrivere.
Ho scelto di ambientare la storia in periferia, nonostante si tratti di un ambiente cinematograficamente usurato, per rimanere fedele alla realtà. Non era di certo mio desiderio rimettere in scena situazioni o contesti già visti altrove. Non ho seguito alcun modello. Ho avuto però riferimenti e influenze. In primo luogo, ho cercato di catturare l'essenza di ciò che sta accadendo in Francia nel 2018, con tutte le sue peculiarità e senza pregiudizi. In secondo luogo, ho tratto ispirazione da Gomorra di Matteo Garrone, un film che offre uno sguardo singolare e forte su una realtà locale molto specifica che il regista ha saputo far diventare universale.
Come nei miei film precedenti, uno dei temi che mi piace indagare è quello sulla ricerca dell'identità. In Nos retrouvailles, il mio primo film, raccontavo di un giovane uomo in opposizione al padre. In Loin des hommes, i due protagonisti devono resistere al confinamento a cui li hanno costretti. In Close Enemies - Fratelli nemici, invece, devono combattere contro il gruppo che dovrebbe definirli e donare loro un'identità specifica. Mi piace trattare della tensione che si viene a creare tra la libertà individuale e le cerchie a cui apparteniamo. Un territorio geografico disfunzionale come la città può essere al tempo stesso una protezione e una reclusione, un rifugio e una prigione".
Il cast
A dirigere Close Enemies - Fratelli nemici è David Oelhoffen, regista e sceneggiatore francese. Nato a Ferrol, in Spagna, nel 1968, Oelhoffen comincia a lavorare presto nel mondo della produzione cinematografica e già nel 1996 il suo nome circola negli ambienti festivalieri grazie al suo cortometraggio Le Mur.… Vedi tutto
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Commenti (3) vedi tutti
Film poliziesco nel mondo della droga.. un mondo crudele.. regia e sceneggiatura ok.. ma bravissimi i protagonisti.. M.S. eccezionale.. voto 7
commento di nicelady55Polar da non perdere
leggi la recensione completa di emilBellissimo polar freddo lucido tagliato con l’accetta ma funziona ed il regista qui fa capire che si è documentato sui nordafricani integrati in Francia con le loro diverse etnie culture e predisposizione per gli affari loschi ed estremamente pericolosi. Da vedere
commento di claudio1959