Espandi menu
cerca
X-Men: Dark Phoenix

Regia di Simon Kinberg vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Marco Poggi

Marco Poggi

Iscritto dal 5 settembre 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 24
  • Post 7
  • Recensioni 1291
  • Playlist 121
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su X-Men: Dark Phoenix

di Marco Poggi
6 stelle

Modesto canto del cigno di una saga un tempo amata, anche questo diretto da un regista che non è Bryan Singer, che forse doveva chiudere qualche pellicola fa.

La saga di Fenice Nera è fra le migliori degli X-men a fumetti dei primi anni'80; grazie a Chris Claremont  ai testi e John Byrne alle matite (che erano una garanzia di qualità nella Marvel Comics di quegli anni), peccato non lo sia anche dal vero. Non lo era nel 2006,, dove il cast originale (Hugh Jackman incluso), diretto da Brett Ratner nel modesto "X-MEN CONFLITTO FINALE", provava a "scimmiottare" le trovate della serie animata degli anni'90 "GLI INSUPERABILI X-MEN", né lo è questo film dai toni dark, dove si scomodano anche degli alieni mutaforma, gli d'Bari,  comandati da un'androgina Jessica Chastian in tacchi a spillo (grande attrice che rifiutò ben due ruoli nei film di Iron man, perché per lei, la segretaria Pepper Potts e la scienziata Maria Hansen, date poi a Gwyneth Paltrow e Rebecca Hall - vedi "IRON MAN 3" - ,erano le classiche fidanzate dell'eroe e lei non era intenzionata a farle - che errore, signora -)  .Colpisce, come sempre l'interpretaazione di Jamea McAvpy del professor Xavier, stavolta più vicina a quella di un Lex Luthor di Superman (perché fare quel che ha fatto alla piccola Jean?) che del più classico Patrick Stewart, mentre Jennifer Lawrence, a parte qualche frase femminista, chiude il contratto con la Fox, con un colpo di scena svelato già nei trailer.  Sophie Turner, la giovane Jean Grey cerca di non far rimpiangere Famke Janssen, mentre Michael Fassbender (che entra in scena a metà film), nel ruolo di Magneto, si rivela  il solito buon rimpiazzo di Hugh Jackman. Modesto canto del cigno di una saga un tempo amata, anche questo diretto da un regista che non è Bryan Singer, che forse doveva chiudere qualche pellicola fa. Per intrattenere, il prodotto intrattiene, grazie alle concitate scene d'azione e ai brevi momrenti romantici (Ciclope, senza un Wolverine trai piedi, cerca d'essere quel che è sempre stato per Jean: il bravo ragazzo da amare...cerca, ma non ci riesce del tutto, perché la love story è solo accennata), ma visto che si parla di decadi diverse, perché gli X-men (pofessor Xavier incluso), sembrano sempre giovani? Gli Avengers scodellano pance e capelli bianchi con orgoglio, perché questi mutanti no? Non lo sapremo mai, perché tutto è rimandato al reboot che si farà all'interno dl MCU (anche se la data del prossimo film mutante non è stata data). E' finita un'epoca ventennale e poteva finire meglio.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati