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I delitti del BarLume - La battaglia navale

Regia di Roan Johnson vedi scheda film

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La recensione su I delitti del BarLume - La battaglia navale

di genoano
6 stelle

Nel mare di fronte a Pineta un cadavere viene a galla; a poco a poco lo farà anche la verità. Tra maxi-risse, sollevazioni popolari, espediti venuti dal freddo e lezioni di galateo dell'insulto toscano, un altro gradevole episodio della scanzonata serie gialla balneare. Voto 6 con parecchi più.

Beppe Battaglia, fratello da parte di babbo dell'ex titolare del BarLume Viviani, trova qualche difficoltà ad ambientarsi a Pineta: per lui, amante dell'otium, c'è da badare anche al negotium, ovvero al bar, dove il dispotico bartender Marchino lo costringe a fare delle levatacce (non di rado deve prendere servizio prima delle undici!); la sua allergia alle responsabilità è insidiata dalla bella Tizzi, che, piena di ansie e di incertezze legate al suo nuovo status, sembra cercare in lui un sostegno; la sua natura pacifica e bonaria non gli evita di trovarsi coinvolto in contese a base di insulti, in risse con correlato contusivo e altri pericoli mortali; la sua passione per la musica viene frustrata dall'incontro, con concerto da incubo a corollario, col famoso cantante locale Mariano Marini, pompa idrovora selettiva per sostanze alcoliche e affini; quando cerca di godersi un po' il mare, poi, ci ritrova dentro un cadavere... Grazie all'acume che sembra insito nei suoi geni, collaborando con la commissaria Fusco, riesce svogliatamente a trovare la soluzione del giallo, nonostante l'aiuto del questore Tassone, un poliziotto che ci invidiano a Quantico e a Scotland Yard (quante risate potrebbero farsi se ce l'avessero loro!) e che dimostra abilità da negoziatore simili a tutte le altre di cui dispone e una perfetta conoscenza del territorio (in quanto a ubicazione di rivendite di granite e bibite rinfrescanti). Nella parte del cantante rintronato troviamo l'ironico cantautore-attore Bobo Rondelli, già front man degli "Ottavo Padiglione" (all'ospedale di Livorno, è quello riservato alla psichiatria), band un po' pazza che negli anni Novanta ebbe successo con la hit "Ho picchiato la testa", di cui Rondelli farà una simpatica cover, accompagnato da Fresi al pianoforte, nel finale dell'episodio "Donne con le palle". Meno scatenati del solito i quattro vecchietti del bar, ma le irresistibili "lezioni di maleducazione" di Emo/Benvenuti lasciano il segno.

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